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Manifestazione contro ddl Zan, l’appello di 31 cittadini: “Le Sentinelle diffondo odio” | NTR24.TV

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

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“Da anni esiste un movimento ben finanziato e ben organizzato che contrasta il progresso, i diritti delle donne, quelli delle persone LGBTI+, e quelli di tutti i cittadini che non si riconoscono in toto nel modello cristiano della “famiglia tradizionale”. Lo abbiamo visto in azione al Congresso delle Famiglie a Verona”. Inizia così l’appello redatto da tre cittadini di Benevento e provincia e firmato da altri 31. La nota vuole essere una risposta all’evento di sabato a Piazza Castello, organizzato da ‘Le sentinelle in piedi’.

“Questo movimento – spiegano – ha radici nel fondamentalismo religioso e nella destra estrema e promuove attivamente la violenza e la discriminazione. Quelli che scenderanno in piazza sabato a Benevento, sebbene si presentino con un’immagine ripulita e un messaggio apparentemente condivisibile, sono in realtà gruppi omofobi, maschilisti, fondamentalisti religiosi e fascistoidi. Noi non abbiamo paura di queste persone, perché sono minoranza e sono dalla parte sbagliata della storia, verranno spazzati via e sconfitti dal futuro. Ma sentiamo l’esigenza di gridare a voce alta, in quanto persone LGBTI+ e non, nate e cresciute a Benevento, che i loro messaggi sono sbagliati, falsi, discriminatori, e inquinano lo spazio pubblico con scorie di un passato buio.

Sentiamo l’esigenza – aggiungono – di dire a tutte le persone lesbiche, gay, bisessuali, trans, intersessuali, di Benevento e provincia che meritano una legge che li protegga dalla discriminazione che subiscono ogni giorno, costretti a nascondere parti della propria vita, a temere la violenza fisica, ad essere giudicati per il loro aspetto o comportamento. Questa legge esiste ed è necessario che venga approvata dal Parlamento al più presto. I ragazzi che hanno spaccato il naso ad un nostro amico beneventano all’uscita di una discoteca gay stavano esprimendo una libera opinione? Il chirurgo che durante un’intervento ha imprecato “non è giusto perdere tempo a curare i f*oci!” stava esercitando la sua libertà di pensiero? I genitori che cacciano i figli di casa lo fanno in nome di quale diritto e di quale libertà?

La discriminazione non è un’opinione – sottolinea l’appello -, nessuno sta cercando di mettere un bavaglio ai cittadini e alle cittadine italiane, non a quelle civili, democratiche, intelligenti e tolleranti. Potete nascondervi dietro uno slogan accattivante e a un nastro rosso, ma noi vi vediamo, vi riconosciamo e non resteremo in silenzio mentre diffondete odio a Benevento.

Chiediamo a tutti i cittadini beneventani di fare altrettanto – conclude la nota -, diffondendo questo appello e manifestando il proprio dissenso, riconoscendo che questa questione riguarda tutti e tutte e non solo le persone LGBTI+ di questa provincia. Alcune di noi saranno presenti in piazza sabato per contrastare la diffusione d’odio non solo online ma anche dal vivo”.

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