Cavalieri della Repubblica: i 57 che hanno combattuto il Coronavirus
Tra le principali realtà sanitarie di ricerca che hanno lottato contro il coronavirus, l'ospedale Spallanzani di Roma - dove ieri Mattarella è stato in visita, di ritorno da Codogno - il Sacco e l'università di Milano. Nel primo diventano Cavalieri della Repubblica Maria Rosaria Capobianchi che ha guidato il team che ha contribuito a isolare il coronavirus, Concetta Castilletti, responsabile dell'unità dei virus emergenti, oltre ai biologi Francesca Colavita, Fabrizio Carletti, Antonino Di Caro, Lucia Bordi, Eleonora Lalle, Daniele Lapa e Giulia Matusali. A Milano riconoscimenti per Claudia Balotta, a capo del team del Sacco, ora in pensione e che nel 2003 aveva isolato il virus della Sars, per il professore associato Gianguglielmo Zehender e i ricercatori Arianna Gabrieli, Annalisa Bergna, Alessia Lai, Maciej Stanislaw Tarkowski.
Il Quirinale, oltre a medici e ricercatori, ha scelto di premiare anche i gesti meritevoli: come quello di Ettore Cannabona, comandante della stazione dei carabinieri di Altavilla Milicia, nel Palermitano, che ha devoluto uno stipendio intero in beneficenza, o come Bruno Crosato in rappresentanza degli alpini del Veneto che, in tempi record, hanno ripristinato cinque ospedali dismessi, o come Rosa Maria Lucchetti, cassiera all'Ipercoop Mirafiore di Pesaro che ha lasciato una lettera agli operatori del 118 donando anche tre tessere prepagate da 250 euro.
Alessandro Bellantoni è invece il tassista che ha regalato una corsa da 1.300 chilometri per portare da Vibo Valentia all'ospedale Bambin Gesù di Roma una bambina di tre anni per un controllo oncologico e Mahmoud Lufti Ghuniem, in Italia dal 2012, è il rider che si è presentato alla Croce Rossa di Torino con mille mascherine acquistate di tasca propria. RiccardoEmanuele Tiritiello, studente dell'istituto Paolo Frisi di Milano, con il padre e il nonno ha cucinato gratuitamente per medici e infermieri dell'ospedale Sacco.
Francesco Pepe, invece, è il ristoratore di Caiazzo di Caserta che, quando ha dovuto chiudere il suo locale per il lockdown, ha preparato biscotti e pizze per gli anziani in difficoltà, organizzando anche una raccolta fondi per l'ospedale di Caserta. Alessandro Santoianni e Francesca Leschiutta, direttore e coordinatrice infermieristica della casa di riposo della Parrocchia di San Vito al Tagliamento, in provincia di Pordenone, con gli altri dipendenti, sono rimasti a vivere nella struttura per proteggere gli ospiti. E, a proposito di anziani, viene premiato anche Daniele La Spina, in rappresentanza dei giovani di Grugliasco che hanno portato prodotti di prima necessità a chi ne ha bisogno, in particolare agli anziani soli di Torino. Giacomo Pigni è invece un volontario dell'Auser Ticino-Olona che ha coinvolto una ventina di studenti in chiamate di ascolto per dare compagnia alle persone sole. Pietro Floreno, malato da oltre dieci anni di Sla, ha fatto sapere di voler mettere a disposizione della Asl, per i malati di coronavirus, il suo ventilatore polmonare di riserva.
Mata Maxime Esuite Mbandà è giocatore per il Zebra Rugby Club e per la nazionale italiana, ma anche volontario sulle ambulanze per l'Associazione Seirs Croce Gialla di Parma. Marco Buono e Yvette Batantu Yanzege della Croce Rossa di Riccione hanno risposto all'appello della Lombardia che chiedeva aiuto a medici e personale con ambulanze. Vengono premiate anche le idee, come quella del medico Renato Favero, che pensò di adattare una maschera da sub agli scopi sanitari, e di Cristian Fracassi che realizzò il progetto. Irene Coppola invece ha realizzato migliaia di mascherine e ha aiutato una associazione per sordi inventando una mascherina trasparente per leggere il labiale. Carlo Olmo invece ha rifornito gratuitamente Comuni e strutture sanitarie del Piemonte di mascherine, guanti e camici.
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rep
Greta Stella è invece una fotografa professionista, volontaria alla Croce Rossa di Loano, nel Savonese, che ha realizzato un racconto per immagini dell'attività quotidiana dei volontari.Giorgia Depaoli, cooperante internazionale e impegnata nella difesa dei diritti delle donne, come sottolinea il Quirinale, ha subito dato la sua disponibilità alla piattaforma "Trento si aiuta". Infine Maria Sara Feliciangeli, fondatrice dell'associazione Angeli in moto, con i suoi amici motociclisti, ha consegnato i farmaci a domicilio alle persone con sclerosi multipla.