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"Sicurezza per le donne"  - Newsbiella.it

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Le Democratiche Biellesi sostengono la ministra per le Pari Opportunità Elena Bonetti e la Presidente della commissione femminicidio Valeria Valente nell'appello per sostenere le donne per cui la permanenza a casa in questa situazione di emergenza può significare essere esposte alle violenze del proprio compagno. Per queste donne è possibile chiamare il numero verde 1522 sempre attivo e che chiediamo venga diffuso in ogni comunicazione pubblica che inviti a restare a casa.Di grande allarme è la notizia che le chiamate ai centri antiviolenza siano drasticamente diminuite, a questa notizia non corrisponde certo una diminuzione della violenza domestica.

Le democratiche biellesi sostengono e ringraziano i volontari e le volontarie dei centri antiviolenza che continuano a lavorare incessantemente, anche in questo momento così difficile per il nostro paese, affinchè le donne abbiano la possibilità di trovare sostegno oltre che una via di fuga.Per questo motivo e perché non venga dimenticata un'altra emergenza mondiale, quella della violenza sulle donne, le democratiche biellesi firmano la lettera indirizzata al Premier Conte, al Ministro Gualtieri, al Ministro Speranza, alla Ministra Bonetti e al Sottosegretario Martella.

La lettera firmata dalle democratiche biellesi. Gentile Ministra…In seguito alla grave emergenza che ha colpito anche il nostro Paese sono state adottate delle misure necessarie per salvaguardare la popolazione dal propagarsi del contagio del virus denominato Covid-19.  Tra di esse vi è la prescrizione di evitare il più possibile gli spostamenti e di rimanere presso le proprie abitazioni se non per esigenze primarie, da cui è nato ashtag #iorestoacasa.Alla luce di quanto previsto e che risponde ad una legittima ed indiscutibile decisione ed esigenza di Salute pubblica e nazionale e che non è oggetto qui di alcuna messa in discussione, si rileva la necessità di tenere alta e semmai ancora più alta, l’attenzione nei confronti degli effetti che tale indicazione provoca nei confronti delle donne vittime di violenza da parte degli uomini conviventi a vario titolo. Come è noto la percentuale più elevata delle violenze e dei femminicidi avvengono all’interno delle relazioni cosiddette affettive e spesso dentro i luoghi familiari, appunto le case, tanto da aver denominato la fattispecie delittuosa come “violenza domestica” proprio ad indicare la specificità del legame sottostante e scatenante il grave reato. Pertanto la costrizione, ribadiamo legittima, a restare in casa aumenta in maniera esponenziale le possibilità di perpetrare questa tipologia di reati da parte degli uomini violenti in uno scenario in cui l’attenzione generale è indirizzata a fronteggiare la Pandemia.  Riteniamo che sia tuttavia dovere da parte dello Stato e delle Istituzioni tutte salvaguardare la vita delle donne che sono in pericolo e dei figli, spesso minorenni, conviventi che assistono a questi episodi orribili, infondendo un messaggio di presenza mediante la diffusione del numero verde 1522 in ogni comunicazione pubblica che inviti a restare a casa. Restare a casa è un atto che serve a preservare la vita e non deve diventare il pretesto per gli uomini di negare ad altri i diritti fondamentali e per le donne  di accettare in silenzio questa situazione.

E’ quanto mai necessario oggi fare fronte ad una emergenza nella emergenza poiché i provvedimenti richiesti non si trasformino in una diminuzione di protezione da parte delle Istituzioni Pubbliche nei confronti delle donne. La solitudine è una delle ragioni per le quali le donne non riescono a denunciare e a fare emergere la violenza che subiscono per anni dentro la loro casa che invece di essere un luogo di rifugio diventa uno spazio di tortura e di negazione di ogni diritto che le spetta in quanto essere umano.E’ dunque necessario unirsi alla voce della Ministra per le Pari Opportunità Prof.ssa Elena Bonetti nel fare sentire la presenza negli ospedali, nei luoghi di raccolta delle denunce, nelle donne tutte che lo Stato non si è ritirato neanche momentaneamente dalla battaglia contro questo fenomeno ormai drammatico che ha tolto la vita, la serenità e ogni diritti alle donne e ai loro figli.

comunicato democratiche biellesi - f.f.

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