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Le terrificanti avventure di Sabrina: «Una serie tv sul potere delle donne»

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

L'anno scorso, ad Halloween, la munifica programmazione Netflix ha snocciolato la seconda stagione del suo originale probabilmente di maggior successo globale: Stranger Things. La hit a colpo sicuro di ieri, però, lascia spazio alla scommessa della compagnia di Los Gatos di oggi, ossia Le terrificanti avventure di Sabrina la cui prima stagione diventerà disponibile a partire dal 26 ottobre. 

Un personaggio dalle due anime

Sebbene il personaggio sia lo stesso, e l'associazione venga naturale, quando si parla de Le terrificanti avventure di Sabrina non si può davvero parlare di reboot della serie tv del 1996 Sabrina, Vita da strega; la fattucchiera adolescente nata dagli Archie Comics negli anni Sessanta, infatti, è stata recentemente reimmaginata per un pubblico contemporaneo da Roberto Aguirre-Sacasa nella serie a fumetti (targata Archie Horror ed edita in Italia da Edizioni BD) che porta lo stesso titolo dello show e ne costituisce la fonte. «Sabrina è divisa tra due vite o meglio due nature, per così dire» racconta al Corriere Kiernan Shipka, la Sally Draper della serie di culto Mad Men ora cresciuta, che interpreta la protagonista. «È stato meraviglioso giocare con questa doppia personalità, e utile avere anche i fumetti a disposizione, oltre al copione. L'aspetto interessante è che, nonostante la sua giovinezza, la Sabrina della serie è già una creatura molto complessa. In effetti ho anche evitato di guardare il telefilm del 1996 - sebbene sappia quant'è amato dal pubblico - perché non volevo confondere gli archetipi ma concentrarmi sul solo materiale originale». 

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L’inizio della serie

La storia della serie è semplice, o meglio, parte da una premessa lineare: Sabrina Spellman - figlia di uno stregone e di una donna mortale - sta per compiere sedici anni a Greendale, cittadina ricca di presenze sovrannaturali e caratterizzata dall'esistenza di una miniera. A questa (non esattamente un luogo rassicurante) fa capo la famiglia del suo ragazzo mortale, Harvey Kinkle, dal quale si dovrebbe separare all'alba del compleanno per abbracciare la sua natura di strega, abbandonando per sempre quella umana. «Harvey ha delle sensazioni» racconta Ross Lynch, che interpreta il personaggio maschile nella serie Netflix. «È comunque coinvolto nella situazione perché una parte di sé è cosciente, e ha un brutto ricordo» (che non riveliamo perché si tratta di potenziale spoiler). 

L’attenzione sul ruolo delle donne

Durante il «battesimo oscuro» sotto l'eclissi di luna (rossa), che cade naturalmente il 31 ottobre cioè la notte di Halloween, Sabrina dovrebbe firmare il suo nome nel Libro della Bestia - cioè del Diavolo - e cambiare vita. Rescindere il legame, oltre che con Harvey, con le sue migliori amiche Rosalind Walker e Susie Putnam. Quest'ultima è pesantemente bullizzata a scuola, e nei primi episodi è facile osservare in filigrana l'attenzione di Netflix alle tematiche importanti anche in show quali Tredici ed Élite, dove la diversità e le tribolazioni dell'adolescenza la fanno da padrone. Più importante nella serie è però la rappresentazione femminile, preponderante dato il tema (inevitabile) della caccia alle streghe. «Sabrina è, e non potrebbe essere che, un'avvocatessa dei diritti delle donne. Io stessa» racconta Kiernan Shipka, «sono stata cresciuta femminista; lo sono sempre stata e lo sarò per sempre. In questo senso mi assomiglia molto. Sono stata da subito entusiasta di rappresentare una personaggio femminile allineato ai miei stessi valori, capace di raccontare le donne come le creature tridimensionali che siamo». Pur essendo uno show caratterizzato dalla levità che probabilmente si addice a un prodotto di ampio consumo, nelle parole di Shipka Le terrificanti avventure di Sabrina «ha un sottotesto importante che riguarda l'eredità femminile, la cancellazione di alcune tracce femminili, la celebrazione di donne forti e potenti che - certo - sono anche cattive». Del resto «esiste una responsabilità nel portare in vita una ragazza come Sabrina, potenzialmente così importante per le giovani spettatrici: l'aspetto di lei che apprezzo di più è l'intuitività. Se qualcosa non suona corretto, o le dà una cattiva sensazione, sa opporsi con fierezza. Sa dire di no. È profondamente determinata, sa cosa desidera e cosa fare per ottenerlo».

Natura Horror e Citazioni

Particolarità della serie Netflix basata su Sabrina è anche la sua recisa natura horror, che peraltro - proprio come Stranger Things - cita numerosi riferimenti classici. «Non sono un grande fan del genere» specifica Ross Lynch, «sono onesto: centellino i film terrorizzanti perché non mi fanno dormire la notte. Detto questo, chiaramente, apprezzo e comprendo le molte citazioni dello show tra cui Rosemary's Baby e L'esorcista. Se dovessi menzionare un titolo recente che mi ha davvero catturato, comunque, sarebbe probabilmente Quella casa nel bosco di Drew Goddard. È un po' come Le terrificanti avventure di Sabrina: gioca con l'horror, è spaventoso ma anche molto divertente e si presta a una lettura a più livelli». C'è, inoltre, una questione di ritmo: «episodio dopo episodio lo show nasconde un enorme lavoro di montaggio» spiega Shipka. «L'obiettivo era proprio restituire delle puntate dinamiche, senza momenti morti. Nella serie alla quale ho lavorato per anni, Mad Men, era raro che fosse tagliato un singolo fotogramma. Qui è stato il contrario. Ognuno ha lavorato nella direzione del passo e della tensione».

L’importanza della famiglia

Sebbene non appartenga al genere horror, c'è un altro show cui Le terrificanti avventure di Sabrina è legato a doppio filo: è Riverdale, vero e proprio fenomeno tra i teen drama statunitensi ugualmente tratto dagli Archie Comics. Entrambe le serie che nascono dalla carta sono sviluppate da Roberto Aguirre-Sacasa, direttore creativo e sceneggiatore dei fumetti che calza anche i panni di showrunner. «Certo che ho guardato Riverdale, tutto» commenta Shipka (mentre Lynch sostiene di averne guardati un paio di episodi e basta). «Sia Riverdale che Sabrina» continua Shipka, «hanno radici profonde nel concetto di famiglia: spesso le colpe dei padri ricadono sui figli e i membri di quelli che sono, in un certo senso, clan si echeggiano l'un l'altro in maniere spesso imprevedibili». Sempre senza dare spoiler, basti dire che gli stessi Harvey e Sabrina sono impelagati in una dinamica simile. Secondo Shipka «tra i due esiste un rapporto importante, ricco di sfumature che divengono via via più visibili. Non posso fare a meno di provare interesse nei confronti di quello che sembra un amore adolescenziale e invece cela molto altro. E spero che sia io che Ross avremo occasione di interpretare questi due personaggi per molto, molto tempo».

24 ottobre 2018 (modifica il 24 ottobre 2018 | 15:13)

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