Stampa

Dopo l’emancipazione delle donne ora si aspetta quella degli uomini

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

LA DOMENICA DEL VILLAGGIO - La rinuncia alla pretesa di assumere sempre il comando e i troppi episodi di violenza sessuale nella nostra provincia

 

image

 

di Giancarlo Liuti

Da qualche tempo sembra aver successo la parola “emancipazione”, che significa diventar liberi e indipendenti dal conformismo delle convenzioni sociali. A diciott’anni la cosiddetta “maggiore età” ci fa ottenere la “capacità di agire” per i nostri diritti e i nostri interessi, ma l’emancipazione è molto di più e di meglio, vale a dire la piena autonomia nel gestire il nostro comportamento in famiglia, nel posto di lavoro e in ogni altro luogo. Il che riguarda i diritti, sì, ma anche i doveri – forse più numerosi dei diritti – di cui occorre tener conto, altrimenti si rischia di finir male, addirittura in galera.E allora? Semplice, in fondo. Non sperare che i diritti ce li conceda generosamente il Padreterno, ma considerarli nostri da sempre e così anche i doveri, senza aspettare che ci vengano autoritariamente imposti dall’alto. Come sarebbe migliore la società se davvero funzionasse in tal modo! Ma purtroppo non funziona così e bisogna rassegnarsi. La perfezione, del resto, non è di questo mondo. Ad essa, tuttavia, ci si può avvicinare. In che maniera? Per l’appunto cercando di “emanciparci”, ossia di capire da soli – autonomamente, nel cervello e nel cuore – quali sono le vie per vivere da persone giuste e serene.S’è fatto un gran parlare di “emancipazione femminile”. Con elogi per le donne, ovviamente. E contro lo strapotere degli uomini. In tale questione, però, di strada se n’è fatta già molta. Basti dire che la Germania – mica una frazione di Macerata – è governata da una donna e così anche l’Inghilterra e la Croazia finalista ai Mondiali di calcio. Tuttavia non si può negare che nel mondo il potere politico ed economico stia prevalentemente nelle mani degli uomini. Ed ecco perché pure gli uomini – anzi, soprattutto loro – dovrebbero “emanciparsi”, rinunciando al proposito oggi sempre più vano di assumere il “comando” e di pretendere “obbedienza” nei posti di lavoro e nelle famiglie. La qual cosa non gli riesce come vorrebbero, per cui, stando a ciò che si vede in tv e si legge nei giornali, i più aggressivi di loro si vendicano – ovviamente fuori di casa – con gli stupri (uno si sarebbe verificato addirittura all’ospedale di Macerata, dove è indagato un infermiere che è stato sospeso) ed altri con l’arroganza delle molestie sessuali. Quanti episodi di violenza degli uomini sulle donne, di mariti, di fidanzati abbiamo letto ultimamente nelle pagine di questo giornale? Tanti, troppi fatti di cronaca registrati nella nostra provincia. Violenze, insomma, non in sintonia con quell’augurabile clima di reciproca collaborazione fra uomini e donne di cui l’attuale società, alle prese coi tanti problemi causati dalla modernità, ha un enorme bisogno.

Picchiata in strada dal compagno, sceglie di non denunciarlo

Ubriaco picchia la compagna, lei ai carabinieri: «Lo amo»

Picchia fidanzata e amica

Violenta una paziente in ospedale, nei guai un infermiere

Violenza sessuale in ospedale, sospeso l’infermiere

Stupro in ospedale, gli infermieri: «pronti a costituirci parte civile»

Violenza sessuale sulla cognata minorenne: rinviato a giudizio

Tenta di violentare le vicine di casa, a giudizio un imbianchino

Palpeggiò una barista in strada: condannato per violenza sessuale

«Una violenza inaudita: presa a calci e pugni per un sms del mio ex»

Fonte (click per aprire)

Aggiungi commento

I commenti sono soggetti a moderazione prima di essere pubblicati; è altrimenti possibile avere la pubblicazione immediata dei propri commenti registrandosi ed effettuando il login.


Codice di sicurezza
Aggiorna