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Donne, Pace e Sicurezza (WPS): a 20 anni dalla Risoluzione ONU l'impegno dell'Italia

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

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ROMA, 2 NOVEMBRE – In occasione del 20° anniversario della Risoluzione 1325 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che istituì l’Agenda Donne, Pace e sicurezza(WPS), il governo italiano ha riaffermato ”’il suo costante impegno nella promozione dell’empowerment femminile e dell’uguaglianza di genere”.

La Risoluzione, adottata all’unanimità il 31 ottobre 2000, secondo quanto afferma una nota,  mantiene intatta la sua attualità e il suo carattere pionieristico: ha incoraggiato un profondo cambiamento di approccio nella visione del ruolo delle donne nei conflitti, sottolineando come esse non siano solo le principali vittime, ma soprattutto le protagoniste nella prevenzione delle crisi, nei processi di pacificazione e nella ricostruzione post-conflitto. È infatti ampiamente documentata la correlazione positiva tra la partecipazione sostanziale delle donne nei processi di pace e le probabilità di raggiungere un accordo inclusivo e duraturo.imageL’Italia ha attivamente sostenuto la Risoluzione 1325 fin dalla sua adozione e dedica sforzi e risorse significative alla promozione della partecipazione delle donne ai processi di pace e di mediazione internazionale, lavorando in seno alla comunità Internazionale per l’attuazione dell’Agenda “Donne, Pace e Sicurezza”. Inoltre l’Italia  figura tra i pochissimi ad avere destinato finanziamenti pubblici all’attuazione del proprio Piano d’Azione Nazionale – 4 milioni di euro allocati dal Parlamento per il Terzo Piano d’Azione (2016-2020) – ed è attualmente impegnato nell’elaborazione del Quarto Piano.L’Italia ha dedicato particolare attenzione al nesso tra Agenda WPS e mediazione. Nell’ottobre 2017, nell’ambito del mandato in Consiglio di Sicurezza, è stato istituito il Network delle Donne Mediatrici del Mediterraneo – Mediterranean Women Mediators Network (MWMN). Il Network – che si compone di una cinquantina di donne di diversa estrazione ed età, provenienti da oltre 20 Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, con esperienza o conoscenza in materia di mediazione, risoluzione dei conflitti, diritti civili e politici – è cresciuto negli anni in termini di partecipazione e di competenze, e si è progressivamente consolidato a livello locale, con una presenza a Cipro e in Turchia nel 2019 e quella in programma nelle prossime settimane in Kosovo.

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