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Borracce: sempre più di moda. Ma uno su quattro non le lava

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Ecologiche, comode e soprattutto di moda. Sono le borracce, che sempre più italiani stanno usando in sostituzione delle bottiglie in Pet usa e getta. In vetro, alluminio o plastica resistente, questi recipienti sono sì popolari ma ancora poco conosciuti, se non in modo superficiale, dai consumatori.

Un’indagine dell’Unione nazionale consumatori (Unc) insieme a Euromedia Research ha infatti evidenziato come un utente su quattro non abbia idea del fatto che anche le borracce hanno bisogno di essere manutenute e, soprattutto, pulite. 

La maggioranza - il 65% - del campione interpellato (mille persone) dichiara di continuare a usare le bottiglie usa e getta e lo fa principalmente per abitudine. L’uso del Pet è più popolare tra inoccupati o non attivi, tra gli over 65 e, a livello geografico, al nord est e nelle isole.

Mentre le borracce sono più popolari tra le donne (36% contro il 33,7% degli uomini), nella fascia d’età 18-24 anni e al sud. La prima ragione per la quale vengono adoperate è ambientale (“non inquinano” è la risposta che hanno fornito il 61,6% degli utilizzatori). Ma subito dopo l’ecologia è la tendenza a giocare il ruolo più importante per l’acquisto delle borracce: secondo l’81% delle persone che le usa sono “di moda”, ma molto apprezzata è anche l’opportunità di risparmio che queste offrono (71%).

Il punto dolente della ricerca arriva quando, ai consumatori, viene chiesto se le borracce hanno bisogno di una manutenzione/pulizia particolare. Il 17% del campione sostiene di no mentre il 9% non risponde. In totale, oltre un utente su quattro di questi oggetti potrebbe non farne un uso appropriato, perché la pulizia costante delle borracce è fondamentale per evitare di entrare in contatto con agenti patogeni. Sono diversi infatti gli studi scientifici che hanno rilevato microrganismi potenzialmente patogeni per l’uomo nelle borracce non lavate. Il consiglio è quello di pulirle tutti i giorni, anche in lavastoviglie (avendo l’accortezza di togliere la guarnizione del tappo, che potrebbe deformarsi) e comunque, sempre con sapone.

Secondo Massimiliano Dona, presidente di Unc, l’indagine fornisce un quadro non del tutto positivo. “Fa riflettere, da una parte, la percezione sbagliata del 73.2% degli intervistati che indica la borraccia come maggiormente salubre rispetto al Pet (non si sa bene secondo quale criterio) ma d’altro canto, un italiano su quattro sembra non essere a conoscenza che le borracce necessitino di manutenzione o pulizia particolare. Insomma, abbiamo un problema di consapevolezza dei consumatori sull’utilizzo delle borracce influenzato dal fascino di un oggetto diventato ormai di tendenza”.

Un altro dato interessante è che il 20% del campione ha dichiarato di non saper riconoscere i contenitori destinati a contenere alimenti e che seguono i dettami di legge. In generale, il simbolo del bicchiere e della forchetta basta a indicare che il prodotto è conforme alle regole europee e può, quindi, contenere alimenti. “Ma al posto del simbolo, il produttore può inserire anche riferimenti più specifici a norme nazionali” spiega Maria Rosaria Milana, responsabile per l’Istituto superiore di sanità del Laboratorio nazionale di riferimento sui materiali e gli oggetti in contatto con alimenti. I consigli dell’esperta per non comprare prodotti pericolosi o, comunque, non garantiti sono:

  • Cercare sul prodotto il simbolo europeo di conformità o l’indicazione specifica di legge;
  • le indicazioni all’interno della confezione devono essere scritte anche in italiano;
  • occhio al prezzo: per fare un esempio, una borraccia di acciaio inossidabile  con un prezzo insolitamente basso  deve farci insospettire;
  • attenzione ai mercati di strada improvvisati e al web: qui è possibile incappare in prodotti di importazione che non sono passati per alcuna verifica di conformità. Non è detto che siano pericolosi, ma il consumatore non ha comunque alcuna garanzia.

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