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Concertone Primo Maggio senza la piazza, Nannini emoziona sui tetti di Milano. Ambra si commuove: "Non è una festa"

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Con la piazza di San Giovanni a Roma vuota, un'immagine che vale più di tante parole, è partita l'inedita versione dello storico Concertone del Primo Maggio, voluto dai sindacati e da trent'anni appuntamento imprescindibile della Festa dei Lavoratori. Ambra sola nella Piazza al tramonto: "Tutti abbiamo bisogno di ripartire non possiamo fare a meno del lavoro, dei diritti e delle tutele. Siamo in Piazza per proteggere quelli che non ci stanno, le domande sono le uniche certezze che abbiamo. Lasciamo la piazza con la volontà di tornarci il prossimo anno con musica e risposte".

Commossa l'attrice ha detto: "Non si tratterà di una festa quest'anno perché ci siamo accorti che tanti operatori sanitari non hanno lavorato con la giusta tutela, ci siamo accorti che è partita la campagna elettorale immediatamente, e di come le falle siano state coperte dai risparmi della gente comune, quella stessa gente che ora sta rischiando il lavoro, ci siamo accorti che troppo dire fa male, soprattutto se confuso. Ma ci facciamo un applauso perché ci siamo accorti tutti di quanta forza siamo capaci". E poi Ambra chiude il monologo con una domanda: "Una domanda che ci facciamo spesso ma che questa volta ha un significato diverso: Come state?". E poi partono le immagini, i racconti e le testimonianze dei lavoratori che raccontano la loro pandemia: gli infermieri, i medici, i commessi di supermercato, gli insegnanti, i cassaintegrati.

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Quest'anno lo show è diventato un ibrido tra performance live e interventi registrati. C'è bisogno di musica, di riflessioni sul lavoro, di un'iniezione di speranza e allora al viaPrimo Maggio 2020 -  Musica per l'Italia, su Rai 3 dalle 20 alle 24 e anche su Rai Radio2 con il commento di Ema Stokholma e Gino Castaldo e su RaiPlay con la traduzione nella lingua dei segni.

Tantissimi gli artisti che hanno scelto di esserci Vasco Rossi, primo fra tutti che apre la carrellata di interventi e performance con un videosaluto: "Sono qui per abbracciarvi tutti virtualmente, per colpa di questo distanziamento sociale che è una formula brutta perché fa pensare al disgregarsi sociale. Non possiamo festeggiare tutti insieme e così sono qui per un saluto e spero di abbracciarvi presto fisicamente". E  partono le immagini dei suoi vecchi concerti e la scelta del brano cade su Senso e la sua inconfondibile strofa che "voglio cercare un senso a questa situazione anche se questa situazione un senso non ce l'ha" che sembra perfetta per questo tempo difficile.

Poi torna Ambra, dal piccolo studio realizzato al Teatro delle Vittorie di Roma, "eccoci con una edizione straordinaria...  a me personalmente manca tutto, mi mancano tutti quei lavoratori che avevo davanti a occupare la piazza e quelli che stavano sul palco con me. Questa non è la prova di una ripartenza, questo format non va bene, mi manca il mio partner che fa sempre un sacco di confusione e urla sempre all'inizio di questo concerto: Lodo Guenzi". E da lì parte il collegamento dalla sua casa di Bologna, di fronte alla libreria che sbotta:" non ne posso più, sono passato attraverso tutti gli stati d'animo e ho capito che non ne uscirò migliore".Poi ci si sposta a Milano, sulla Terrazza Martini dove Gianna Nannini canta Notti senza cuore e da lassù stagliandosi da un cielo striato di nuvole si vede tutta la città, il Duomo, i palazzi. La rockstar toscana emoziona seduta al piano con un medley di suoi brani Donne in amore, Meravigliosa creatura, Sei nell'anima. A fine performance si alza dal piano e si abbraccia, di fronte a lei il capoluogo lombardo che tanto ha sofferto e quell'abbraccio è per la città. Da Milano a Roma, alla sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma dove salgono sul palco prima Alex Britti e la sua band per cantare 7000 caffé e poi Francesco Gabbani e i suoi musicisti che riportano la sanremese Viceversa e poi Il sudore ci appiccica.

Da Roma a Bologna, nella piazza Maggiore deserta, suonano le campane di San Petronio, Lo Stato sociale canta la sua Una vita in vacanza, arrangiamento diversissimo che poi diventa La canzone del pane con i Camillas che da poco hanno perso, causa coronavirus, uno dei due fondatori Mirko Bertuccioli e infatti in sovraimpressione alla fine del brano appare un saluto a lui.

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Tra un brano e l'altro Ambra ricorda tutti i lavoratori che già in situazione normale soffrono e che oggi, in tempi di coronavirus, sono ancora più fragili: i rider, i braccianti agricoli, poi ricorda chi non ha mai smesso di lavorare neanche in questo periodo di quarantena, gli operatori ecologici. Si è parlato anche della scuola ai tempi delle videolezioni, collegandosi ad una sorta di classe virtuale con ragazzi in videochat da tante città d'Italia.

Si balla e si scherza con Zucchero. Dopo il medley con le immagini dei suoi concerti affollatissimi, tra cui il tributo a Freddie Mercury, la rockstar si collega da casa e chiacchiera con Ambra prima di regalare al piano la sua La canzone che se ne va. "Per uno come me che è sempre in giro è dura. Io sto a casa al massimo due o tre mesi all'anno e se invece ci dovrò stare per almeno un anno chissà che succede - dice la rockstar - Ma non voglio parlare di me, parliamo di quante persone fanno parte del mio tour, da 60 a 80 persone almeno. Sono ragazzi che hanno famiglie da mantenere e non sanno cosa succederà. La prima cosa che farà finita la quarantena è andare in tour anche a piedi..." Il motto di questo periodo per Zucchero, cresciuto con la saggezza contadina, è "stringi il culo e stringi i denti".

Si torna nella sala Sinopoli con Paola Turci che emoziona con le sue Fatti bella per te e poi Bambini che ha compiuto 30 anni lo scorso anno. Poi arriva Francesca Michielin che suona da Bassano del Grappa e canta Cheyenne.

Nel resto della serata ci saranno Edoardo e Eugenio Bennato ma anche star internazionali come Patti Smith e Sting. E poi Ermal Meta, Fabrizio Moro, Le Vibrazioni,Irene Grandi,Bugo e Nicola Savino, Rocco Papaleo e Tosca, Cristiano Godano dei Marlene Kuntz, Fasma, Dardust, Fulminacci, Leo Gassmann, Margherita Vicario, Niccolò Fabi, Noemi, un quintetto in rappresentanza dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia.

 

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