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Le Giovani verdi si mobilitano per il mondo del lavoro e il clima

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

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I diritti delle donne, un reddito di base incondizionato e un’azione per far fronte al debito climatico. Sono le rivendicazioni delle Giovani verdi in occasione della giornata internazionale del lavoro.

«La pandemia da coronavirus ha fatto emergere molti punti deboli nel nostro sistema sanitario, economico e sociale», si legge in una nota odierna del movimento, che evidenzia che «in più occasioni abbiamo visto mettere gli interessi dell’economia davanti a quelli di lavoratrici e lavoratori». Le Giovani verdi annotano che «una buona parte della classe lavoratrice che si è trovata in prima linea nella crisi sanitaria è retta da donne. Donne che, soprattutto in Ticino, sono state escluse dalla stanza dei bottoni, ma che sono ben presenti in settori che offrono paghe da fame e condizioni precarie. Donne, che per il resto dell’anno subiscono discriminazioni, sul posto di lavoro, nei media, nella politica e dalla società stessa. Se davvero vogliamo ripartire - si legge nella nota - verso un sistema diverso, non dimentichiamoci dei diritti delle donne, così come in generale di quelle categorie di lavoratrici e lavoratori che da troppo tempo rivendicano condizioni lavorative dignitose».

Viene poi sottolineato che «durante la crisi sanitaria abbiamo anche assistito a forme di giustizia fai da te. Alcuni personaggi miliardari si sono infatti impietositi di fronte all’estreme condizioni in cui versavano certe fasce della popolazione e hanno optato per un generoso gesto di redistribuzione dei redditi». Al momento, continua il gruppo, «non stiamo creando nuovi posti di lavoro né stiamo pagano di più le persone, sono sempre i soliti noti a beneficiarne. I dati pubblicati recentemente dall’Ufficio di statistica confermano la tendenza, soprattutto per il Ticino». Per questo motivo le Giovani verdi chiedonol’istituzione immediatamente di un reddito di base incondizionato, finanziato tra le altre cose da un’imposizione progressiva sui redditi da capitale.

«Infine, è importante ricordarci che non possiamo ripartire a spese dell’ambiente e che è imperativo investire oggi nella creazione di nuovi posti di lavoro occupati da manodopera locale, per permetterci di effettuare la svolta energetica tanto agognata. È un’opportunità che non dobbiamo farci sfuggire, soprattutto perché altrimenti le conseguenze saranno pagate sempre e ancora dalle fasce più fragili. Rivendichiamo un’azione politica immediata per far fronte al debito climatico che ci toccherà supportare negli anni avvenire», conclude la nota.

©CdT.ch - Riproduzione riservata

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