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Furibonda polemica sull’inumazione dei feti

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

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CIVITAVECCHIA – Infuria la polemica dopo la decisione dell’Amministrazione comunale di istituire un’area cimiteriale dedicata alla sepoltura “di prodotti abortivi e feti entro il terzo mese che non siano stati dichiarati morti dall’Ufficiale di Stato Civile”, affidandone la gestione all’associazione “Difendere la Vita con Maria – Onlus”. Una decisione politica e un attacco alla Legge 194 secondo la Consulta delle Donne e partiti dell’area di centrosinistra, già pronti a una manifestazione di protesta indetta per domani, mercoledì 8 gennaio, alle ore 16:00 davanti al Comune. Ma per Palazzo del Pincio si tratta di una “canea aizzata da movimenti politici di opposizione” priva di qualunque motivazione ideologica da parte dell’Amministrazione comunale. Di seguito i numerosi interventi giunti i redazione in queste ore.

“L’Assessore Manuel Magliani ha dichiarato che l’Amministrazione Comunale assieme all’ ASL RM4 ha recentemente terminato l’iter che consentirebbe l’inumazione di prodotti abortivi e feti entro il terzo mese che non siano stati dichiarati morti dall’Ufficiale di Stato Civile. Ci informa che l’iter si concluderà con la firma del contratto di concessione di un’area cimiteriale presso il Cimitero Nuovo ad una Associazione Privata ‘Difendere la Vita con Maria – Onlus’. L’ Assessore, che definisce l’ iter ‘un atto di civiltà, non chiarisce nel suo comunicato che il Comune generalmente predispone, allo scopo, un terreno all’interno dei Cimitero e che la legge sin dal 1990 consente l’inumazione: per ciò la mamma o i familiari, entro 24 ore dall’intervento o dal parto possono, se lo desiderano, inoltrare domanda scritta di inumazione. Non comprendiamo, perché l’iter intrapreso dall’ Amministrazione Comunale e dalle ASL RM4 debba prevedere la concessione per 70 anni dell’area cimiteriale a dei privati, per altro di chiara appartenenza religiosa ed esplicitamente contrari la 194, legge della Repubblica Italiana che regola la maternità consapevole e l’interruzione volontaria della gravidanza. Ci pare quindi che, in maniera subdola l’Amministrazione voglia colpire ai fianchi le donne. Chiediamo che questa materia così delicata che riguarda eventi dolorosissimi per noi donne, che si tratti di una interruzione della gravidanza spontanea o voluta, avvenga in una discussione pubblica. Chiediamo inoltre, in quanto Associazione, di essere ricevute urgentemente dal Sindaco e dall’ Assessore alle Pari Oppurtunità”.

Amelia Ciampa – Presidente Consulta delle Donne

 

“Aderisco, con convinzione, alla mobilitazione dell’8 gennaio a Civitavecchia in difesa della legge 194 e della libertà di scelta. Per quanto l’orientamento dell’amministrazione comunale di Civitavecchia di allestire, all’interno del cimitero nuovo, un’area per seppellire i ‘feti entro il terzo mese di gravidanza’ si inscriva nell’attuale cornice legislativa, sono preoccupata che questa iniziativa, se data in gestione ad una associazione che è contraria all’applicazione della legge 194 sulla interruzione volontaria di gravidanza, si trasformi in un’arma contro i diritti delle donne”. Lo dichiara, in una nota, la consigliera regionale del Lazio Marietta Tidei (Italia Viva). “Per questo motivo sarò al fianco delle donne e degli uomini che ribadiranno il fatto che la legge 194 non si tocca e non si aggira”.

Marietta Tidei – Consigliere regionale Italia Viva

 

“I Verdi di Civitavecchia sostengono l’iniziativa della Consulta delle Donne per un confronto pubblico tra cittadini ed Amministrazione Comunale sul delicato tema della gestione dei prodotti abortivi e parteciperanno alla manifestazione indetta a piazzale del Pincio per domani 8 gennaio alle ore 16.00. La gestione dei prodotti abortivi è già regolate da leggi dello Stato ed ogni cittadino o familiare è libero di poter affidare l’inumazione dei feti ad un privato o al Comune. Invitiamo pertanto l’Amministrazione a chiarire motivi e modalità che porterebbero ad affidare una porzione del Cimitero Pubblico ad una società privata e per giunta di chiara matrice religiosa per l’inumazione dei prodotti abortivi, per un periodo di 70 anni. Ricordiamo che l’Italia è uno stato laico e che i diritti delle donne, frutto di lunghe battaglie di civiltà, non possano essere calpestati da iniziative approssimative e chiaramente confliggenti. Invitiamo pertanto cittadini, iscritti e simpatizzanti a sostenere il confronto pubblico ed a partecipare alla manifestazione di domani”.

Verdi Civitavecchia

 

“L’Assessore Magliani lo chiama atto di civiltà, noi lo chiamiamo vergognosa speculazione politica, il cui chiaro obiettivo è quello di colpire le conquiste ottenute con decenni di lotta, prima tra tutte la legge 194, pietra miliare del nostro ordinamento giuridico. Con tale atto normativo, infatti, il Legislatore ha garantito alle Donne il diritto di poter decidere del proprio corpo, regolamentando l’interruzione della gravidanza e legalizzando l’aborto. Ora, a oltre quarant’anni dall’approvazione della legge n. 194/78, l’Assessore all’ambiente della giunta Tedesco ci rende edotti, a mezzo stampa, che l’Amministrazione comunale si appresta a cedere in concessione per settant’anni una porzione del cimitero pubblico, affidando l’inumazione di feti ‘o prodotti abortivi che non siano stati dichiarati già morti prima dell’aborto’ ad un’associazione privata che si richiama alla difesa della vita e che evoca, già nel nome, i periodi più oscurantisti della nostra storia, tesi alla criminalizzazione delle donne costrette ad abortire. Non corrisponde ad un atto di civiltà consentire l’inumazione di un feto a prescindere dal consenso espresso dai genitori; non ha nulla a che vedere con il progresso, la concessione ad un ente ultracattolico ed antiabortista, di un’area demaniale al fine di perseguire tale scopo. Inoltre, esprimiamo forti dubbi sulla legittimità sia amministrativa che giuridica di tale atto concessorio e ci attiveremo immediatamente attraverso la nostra rappresentanza istituzionale, sia in Consiglio Comunale che in Regione, affinché sia fatta chiarezza sull’iter seguito per l’affidamento della concessione pubblica in oggetto e sulle modalità di individuazione del concessionario. In particolare, riteniamo che l’Amministrazione avrebbe dovuto sottoporre un argomento tanto delicato all’attenzione del Consiglio Comunale, anziché procedere attraverso una semplice delibera di Giunta, prassi che, peraltro, si sta verificando fin troppo spesso, anche in riferimento a questioni di assoluto rilievo quale quella in oggetto. Più chiaro, invece, è l’obiettivo politico perseguito dall’amministrazione comunale di centro destra, in perfetta linea, d’altronde, con le indicazioni fornite dai propri referenti nazionali: l’attacco a tutte le conquiste di democrazia ed ai diritti civili conquistati dal popolo italiano, in questo caso quello irrinunciabile all’autodeterminazione della donna. Non lo consentiremo e dichiariamo fin da subito la nostra adesione a ogni iniziativa che sarà posta in essere dalle donne e dai democratici tutti. Pertanto, parteciperemo alla manifestazione che si terrà mercoledì 8 gennaio, alle ore 16 davanti al Comune, in difesa della legge 194 e supporteremo in ogni sede la richiesta di avviare una discussione pubblica sul tema avanzata dalla Consulta delle Donne”.

Il Direttivo dell’associazione politica Onda Popolare

 

“È di pochi giorni fa l’annuncio dell’assessore Magliani di concedere all’associazione “Difendiamo la vita con Maria ONLUS” un’area del cimitero nuovo da destinare all’inumazione di prodotti abortivi e feti entro il terzo mese di gravidanza. È evidente agli occhi di tutti la posizione di tale associazione nei confronti di chi sceglie in propria autonomia e certamente non a cuor leggero di procedere con l’interruzione di gravidanza. Aderiamo dunque alla manifestazione di mercoledì al Pincio, perché quanto annunciato dal locale assessore all’ambiente è indice di una completa mancanza di rispetto nei confronti di ogni autodeterminazione femminile e perché crediamo che dedicare un nuovo spazio alla sepoltura dei feti a Civitavecchia equivalga a calpestare i diritti delle donne arrivando addirittura ad accusarle implicitamente di omicidio. Condanniamo fermamente l’iniziativa incivile e arrogante dell’assessore Magliani che, di di fatto, costituisce un ennesimo bigotto, reazionario e grossolano attacco alla legge 194″.

Potere al Popolo – Civitavecchia

 

“L’assessore all’ambiente Magliani ha trovato il modo di uscire dal suo anonimo stato di perfetta inutilità, facendosi portatore di quello che, senza girarci troppo intorno, è un atto politico a tutti gli effetti: l’attacco alla legge 194. Ricorrendo alle forme di più vergognosa spettacolarizzazione del dolore e di terrorismo nei confronti delle donne, di cui abbiamo antica memoria. L’ottimizzazione di servizi che, proprio per la loro delicatezza, sono già precisamente normati nel pieno rispetto della dignità di ognuno, nulla ha a che vedere con una concessione di pubblico terreno per settant’anni (a quanto si apprende) ad una associazione privata sui cui scopi sociali a quanto pare non si fa mistero. La verifica della legittimità amministrativa di questo atto richiede un serio approfondimento; per intanto, all’assessore che parla di rispetto evidentemente a corrente alternata, suggeriamo di farsela una passeggiata nei cimiteri da lui amministrati per vedere le condizioni in cui versano i luoghi che conservano la memoria e gli affetti della città. Altro che conquista di civiltà! Se questi sono i parametri di civiltà del medievale pensiero dello pseudo-giovane assessore Magliani, considerato come sta gestendo la partita discarica, possiamo aspettarci da un giorno all’altro l’ordinanza di ripristino dell’antico uso di svuotare i pitali dalle finestre. Non riporterete indietro la Storia. La lotta delle donne contro la piaga degli aborti clandestini e per l’autodeterminazione: quella è stata la vera conquista di civiltà! Annunciamo fin da ora l’adesione ad ogni iniziativa e manifestazione contro questo subdolo tentativo dell’amministrazione leghista di Civitavecchia di attacco ai diritti delle donne”.

Lucia Bartolini – Associazione ‘A Gauche

 

“Apprendo dagli organi di stampa che l’amministrazione comunale ha intenzione di concedere un’area del cimitero nuovo ad una associazione privata, di chiara matrice cattolica, quindi a carattere confessionale, per ‘l’inumazione di prodotti abortivi e feti entro il terzo mese di gravidanza’. Reputo questa scelta inopportuna per alcuni motivi, che ora vado ad elencarti. L’associazione cui verrebbe consegnata l’area cimiteriale e quindi, nei fatti, l’inumazione dei feti, è contraria all’interruzione volontaria di gravidanza che, ricorderei, è garantita da una legge dello Stato. Non siamo di fronte ad un ‘atto di civiltà’, ma ad un atto palesemente politico che strumentalizza le sofferenze rappresentate dagli aborti, siano essi spontanei o volontari. Siamo, palesemente, di fronte ad una grave lesione dei diritti delle donne. Come detto l’associazione concessionaria ha carattere cattolico. Faccio presente che il cattolicesimo, per quanto religione maggioritaria in città, non ha carattere esclusivo né quello di ‘religione di Stato’. Non comprendo, quindi, perché anche chi segue una religione diversa da quella maggioritaria o sia ateo debba sottostare ad una particolare confessione religiosa per vedere riconosciuto un proprio diritto. Questa è una forma di violenza. Ragion per cui, pur non avendo dubbi sulle tue buone intenzioni, ma considerando che le loro conseguenze siano nefaste, ti invito a rivedere, insieme all’amministrazione comunale tutta, questo provvedimento. E’ opportuno che un servizio di questo tipo resti nelle mani del pubblico e non venga ‘ceduto’ a confessioni religiose particolari che, a loro volta, ne fanno una battaglia politica mascherata da buonismo. Solo il pubblico può garantire la laicità dei servizi. Lo Stato, vale la pena ricordarlo, è laico e la nostra costituzione garantisce pari dignità a tutte le confessioni religiose, indipendentemente dal loro ‘peso specifico’. Credo che la soluzione migliore consista nel fatto che l’area cimiteriale resti pubblica e che il servizio di “inumazione di prodotti abortivi e feti entro il terzo mese di gravidanza” venga svolto dalle municipalizzate”.

Mario Michele Pascale – Italia Viva Civitavecchia

La legge 194/78 è la legge della maternità consapevole e che, di fatto, ha depenalizzato l’aborto in Italia.

Insieme ad altre leggi sui diritti civili è una delle leggi su cui si basa la laicità dell’ordinamento giuridico di questo Paese.

Rappresenta una pietra miliare della nostra legislazione, non solo per le donne, soprattutto per le donne, ma è patrimonio di tutta l’Italia.

Dire ‘la legge 194 non si tocca’ non è solo uno slogan significa tutelarla da attacchi che continuano a minarne la piena attuazione.

La notizia di qualche giorno fa, secondo la quale, una parte del cimitero di Civitavecchia sarebbe stata data in concessione, per 70 anni e a titolo oneroso, ad una ONLUS confessionale per garantire la sepoltura ai feti ‘o prodotti abortivi che non siano stati dichiarati già morti prima dell’aborto’ è un chiaro esempio di questi attacchi.

Sotto chi si nasconde dietro ad un’ ‘atto di civiltà’, ad un’opera misericordiosa e, forse, aggiungiamo, al risparmio di un costo, c’è molto di più.

C’è la volontà di fare propaganda sul corpo delle donne, di ridurne l’autodeterminazione.

Accogliamo la proposta della Consulta delle Donne della necessità di un confronto pubblico, nel quale verranno affrontati anche gli aspetti normativi e legali rispetto questa proposta, ma soprattutto un confronto per sottolineare le ragioni che hanno portato alla legge 194/78 e che sono ancora così valide.

Aderiamo alla manifestazione spontanea delle donne indetta per mercoledì 8 gennaio alle 16:00 davanti il Comune a difesa dell’autodeterminazione e per la libera scelta!”.

 

Associazione politica Città Futura

 

“Sulla questione dell’area cimiteriale per il seppellimento dei non nati, si assiste in queste ore ad una certa canea aizzata da movimenti politici di opposizione e, in alcuni casi, da associazioni che probabilmente hanno compreso male il tema e poi sbagliato completamente il bersaglio dei loro strali. Lasciamo a più autorevoli commentatori il compito di pronunciarsi su una simile gazzarra orchestrata su un’area di venti metri quadrati (sì: 20 metri quadrati in tutto!) dove famiglie che hanno affrontato un dramma possano trovare, se vogliono, una traccia terrena, oppure procedere all’incenerimento (come già avveniva) in base alle loro scelte. Il fatto è che l’atto: – trova la sua natura giuridica nel Dpr 285/90 (capo I art. 7), che è una Legge dello Stato – promana da una convenzione che l’Asl (epoca Zingaretti) ha approvato nel dicembre del 2017 con la onlus – e da una richiesta della stessa Onlus, sulla base del regolamento di polizia mortuaria approvato dal Comune il 28 marzo del 2019 (epoca M5s), per gli spazi in questione – Spazi per i quali ha regolarmente provveduto, il 26 aprile del 2019 (epoca M5s), ad un bonifico di 3000 euro alle casse comunali. Che il Comune abbia ora provveduto a dare seguito a tutto questo è l’adempimento di un iter già avviato in precedenza, che non ha richiesto alcun atto politico della attuale Giunta. E che si verifichi, tanto per citare i Sepolcri di Foscolo, una “corrispondenza d’amorosi sensi” tra M5s e sinistre residuali, che l’iter lo hanno seguito fin dai primi passi, è davvero un insulto alla loro stessa intelligenza”.

Amministrazione comunale di Civitavecchia

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