Sesame Street, festeggia 50 anni lo show più amato dai bambini
NEW YORK – Cinquant’anni fa, fu Carol Burnett ad apparire nella prima trasmissione TV che presentava un gruppo di pupazzi pelosi. Il suo personaggio (animato) volava su un manico di scopa, pronunciando solo parole che iniziavano con la lettera W (witch = strega) e di nome faceva Wanda. Quello show si chiamava Sesame Street e Burnett, come molti bambini, se ne innamorò all’istante e sarebbe tornata nello show più volte. «Ero una grande fan. C’erano valori e umorismo. Avrei fatto qualsiasi cosa mi avessero detto di fare», ha raccontato in occasione della reunion per il cinquantesimo anniversario al Robin Williams Center qui a Manhattan, luogo non casuale visto che proprio il buon Robin fu un fan (e ospite) dei Muppets.
Gli amici di Sesame StreetIl primo episodio di Sesame Street – che come tema aveva le lettere W, S ed E e i numeri 2 e 3 – andò in onda nell’autunno del 1969. L’America stava attraversando un periodo turbolento, segnato dalla guerra in Vietnam e dall’assassinio di Dr. Martin Luther King l’anno prima. I media erano in crisi. Newt Minow, che all’epoca era il presidente della Federal Communications Commission, disse che la TV stava diventando una terra desolata. Come oggi, c’erano molti programmi, ma non necessariamente di qualità. All’improvviso arrivarono Joan Ganz Cooney e Lloyd Morrisett, i creatori di Sesame Street che, con l’aiuto di Jim Henson, padre dei Muppets, decisero di lavorare con lo psicologo dello sviluppo infantile dell’Università di Harvard Gerald Lesser per creare un approccio unico all’insegnamento, che ora viene seguito da più di 120 milioni di bambini.
Elmo and company«Non ci interessava capire se i bambini stavano imparando dalla TV, ma cosa stessero imparando dalla TV. Se si fosse sfruttato quel potere per insegnargli l’alfabeto e i numeri invece che gli spot della birra, si sarebbe potuta fare davvero la differenza» ha affermato Steve Youngwood, direttore operativo di Sesame Workshop. Qual era il panorama della TV per l’infanzia dell’epoca? C’erano programmi come Captain Kangaroo, Romper Room e Tom e Jerry. Mister Rogers’ Neighborhood, a cui è ispirato il film con Tom Hanks, Un amico straordinario, era adorabile, ma si concentrava soprattutto sulle abilità sociali.
Pupazzi speciali a Sesame Street«Non c’era nulla di remoto che contenesse alcuna componente educativa per i bambini. Sesame Street parlava al 100% dell’istruzione» ha detto Phillip Levine, professore di economia al Wellesley College che ha fatto molta ricerca sullo show. Il programma è stato progettato da professionisti dell’educazione e psicologi infantili con un unico obiettivo: aiutare gli studenti a basso reddito appartenenti a minoranze di età compresa tra i 2-5 anni a superare alcune delle lacune che avevano prima di cominciare il percorso scolastico. I sociologi avevano da tempo notato che i bambini caucasici e con reddito più elevato erano molto spesso più preparati. Quindi, non era un caso che il programma fosse stato ambientato in una strada urbana con un cast multiculturale. Diversità e inclusione sono state subito un motivo dominante: mostri, esseri umani e animali vivevano tutti insieme in pace.
Sonia Manzano e ElmoE ci sono state storie belle come quella di Sonia Manzano, che da semplice spettatrice decise che un giorno avrebbe fatto parte del cast. Cosa che è effettivamente successa dal 1971 al 2015 (con tanto di matrimonio in onda). «Sono cresciuta senza vedere persone di colore in televisione. Quindi, quando mi è stata data la possibilità di essere una persona di colore in televisione, ho preso la palla al balzo e penso di aver avuto successo come Maria perché non ho mai dimenticato che poteva esserci un bambino come me che guarda la televisione e comincia a formare le sue idee sul mondo» ha detto Manzano, che è di origine latina.
La piccola Julia, a destra, e la sua famigliaNel corso degli anni, Sesame Street ha accolto tutti: è diventato il primo programma per bambini a presentare qualcuno con la sindrome di Down, ha avuto pupazzi con l’HIV e in affidamento, ha invitato i bambini su sedia a rotelle, ha affrontato argomenti come i genitori in carcere, i senzatetto, i diritti delle donne. Nel 1991 ha anche introdotto la Rosita bilingue, primo pupazzo latino. Julia, una muppet di 4 anni con autismo, è arrivata nel 2017 e quest’anno lo show ha offerto aiuto ai bambini i cui genitori hanno a che fare con le dipendenze. Lo show è diventato così importante che anche la PETA, l’organizzazione che tutela gli animali, ha recentemente chiesto la creazione di un pupazzo vegano.
Il cast di animatori al completo«Siamo uno specchio per la società, anche se abbiamo a che fare con uccelli, galline e mostri. Vediamo un’esigenza e la soddisfiamo perché credo lo show abbia una voce abbastanza potente da poterlo fare, che può raggiungere le persone e fare la differenza. La nostra missione è rendere i bambini più intelligenti, forti e gentili e che quelle lezioni che gli impartiamo restino con loro» ha dichiarato Matt Vogel, il burattinaio che interpreta Big Bird e il Conte e che è cresciuto guardando Sesame Street. Quando l’attore Will Lee, che interpretava il droghiere Mr. Hooper, morì nel 1982, lo spettacolo spiegò la morte ai bambini.
Busy Philips ospite di Sesame Street con Big BirdQuando Big Bird perse il nido a causa di un uragano, la comunità ricostruì la sua casa. Per aiutare i bambini dopo l’11 settembre, Elmo è rimasto traumatizzato da un incendio scoppiato nel negozio di Hooper, ma gli è stato detto di non preoccuparsi perché i pompieri sarebbero arrivati ad aiutarlo. Sesame Street è distribuito in oltre 150 paesi (in Italia con il titolo Sesamo apriti dal 1971 al 1978), ha vinto 193 Emmy, 10 Grammy e ha appena ricevuto il Kennedy Center Honor 2019 per la carriera artistica. La prima volta per un programma televisivo.
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