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Carcere, un agente per 40 detenuti - Cronaca

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

imageLa II Commissione in visita al carcere (foto di Valtriani)

Pisa, 3 ottobre 2019 - Vecchi mobili, pareti scrostate, «con il pericolo che parti di intonaco si stacchino e cadano», ma anche percorsi educativi e spazi comuni. E’ la casa circondariale Don Bosco di Pisa, visitata dalla II commissione consiliare Affari sociali, ieri mattina, con la guida, oltre che del garante dei detenuti, l’avvocato Alberto Marchesi, anche di quella del direttore Francesco Ruello, del comandante della polizia penitenziaria Vincenzo Pennetti e dell’area educativa. «Per molti di noi (io ci sono entrato come medico del 118) è stata la prima volta», spiega Lazzeri (Lega) presidente di commissione. Le impressioni. «La struttura è carente e indecorosa, cascano calcinacci, e quindi pericolosa. Il personale, invece, mi è sembrato molto all’altezza. Belli i percorsi di rieducazione. C’è un aspetto però che mi ha provocato amarezza. Tanti detenuti sono privi di permesso di soggiorno. Quando siamo arrivati, alcuni stavano facendo lezione con un’insegnante dell’Alberghiero. Un’opportunità di formazione. Ma poi?». Quindi annuncia la volontà di realizzare, «salvo impedimenti urbanistici, nei giardini davanti al carcere una struttura per i familiari in attesa dei colloqui con i detenuti».

Un’occasione anche per il garante dei diritti delle persone detenute, l’avvocato Alberto Marchesi, di fare un quadro con dati e contenuti elaborati dalla Camera penale di Pisa che era stata al Don Bosco il 15 agosto scorso. 130 gli agenti in servizio (uno per 40 detenuti), molte le donne che con la chiusura della sezione femminile (i lavori - celle ristrutturate realizzati bagni e docce nelle camere - si concluderanno a dicembre) sono state trasferite al maschile. 277 i detenuti (30 le detenute che devono rientrare) su una capienza regolamentare di 206. Circa 100 persone in più ospitate. 168 gli stranieri (85% magrebini). 8 lavorano esternamente, alcuni internamente con una piccola retribuzione. Le sezioni. Degrado e «bagni a vista». «Nonostante i recenti sforzi, l’istituto meriterebbe una adeguata e più completa ristrutturazione per adeguarsi ai canoni imposti dalla Cedu», commentano la presidente e la vice della Camera penale di Pisa, gli avvocati Laura Antonelli e Serena Caputo. Il campo di calcetto donato da Sofri «inutilizzato perché pieno di bottiglie e sporcizia». Il centro clinico: «La sala operatoria è chiusa da perché manca la rianimazione».Garante che si fa portavoce anche di un’iniziativa dei detenuti che hanno aderito, a loro modo, alla giornata per la salvaguardia del clima. In 87 hanno portato la loro «solidarietà» agli studenti che hanno manifestato, «rinunciando al cibo in silenzio per sostenere un ideale».

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