Stampa

Cambiamento climatico e diritti al festival Internazionale: l’attivismo delle giornaliste

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Dal 4 al 6 ottobre torna Internazionale a Ferrara, il festival di giornalismo organizzato dal settimanale Internazionale e dal Comune di Ferrara, giunto alla XIII edizione. Le donne giornaliste e attiviste sono al centro del programma di quest’anno. Il festival propone più di 250 ospiti provenienti da 38 paesi e da 5 continenti per 250 ore di programmazione e 122 incontri. Protagonisti l’attualità internazionale e i grandi temi di fondo: l’emergenza climatica, le questioni di genere, il lavoro e le disuguaglianze.

'); }
Nellie Bly

Nata a metà dell’800, Nellie Bly è stata una delle prime giornaliste donne ed è considerata la madre del giornalismo sotto copertura. Celeberrime le sue inchieste sul manicomio e sulle condizioni di vita delle operaie. E’ stata anche la prima donna a effettuare il giro del mondo, battendo il record immaginato da Jules Verne per Fogg. David Randall l’ha inserita tra i 10 giornalisti più grandi di sempre. 5 ottobre, biblioteca Ariostea, ore 14.30. Luciana Cimino, autrice della graphic novel Nellie Bly (ed. Tunué, disegni di Sergio Algozzino) presenta al pubblico di Ferrara il suo libro con David Randall

Augustina Armstrong-Ogbonna

Quest’anno il premio per Internazionale il giornalismo d’inchiesta dedicato ad Anna Politkovskaja e assegnato da Internazionale in collaborazione con Arci Nazionale andrà alla pluripremiata giornalista nigeriana Augustina Armstrong-Ogbonna, che ha affrontato minacce e persecuzioni per raccontare le comunità rurali in Nigeria devastate dai conflitti e dal degrado ambientale. Armstrong-Ogbonna dopo essere stata minacciata e messa sotto sorveglianza dalle forze di sicurezza dello Stato, ha deciso di lasciare la Nigeria per spostarsi negli Stati Uniti. La giornalista è stata intimidita mentre portava avanti la sua inchiesta sulla società Integrated Oil and Gas, di proprietà dell’ex ministro degli Interni nigeriano Emmanuel Iheanacho. Ogbonna ha scoperto che l’impresa stava dragando nelle acque costiere della capitale commerciale, Lagos, senza l’autorizzazione del governo e senza aver ottenuto la valutazione dell’impatto ambientale. Iheanacho ha accusato la reporter di essere stata pagata per scrivere la storia con l’intenzione di macchiare la sua reputazione. venerdì 4 ottobre ore 10. Augustina Armstrong-Ogbonna è presente alla premiazione, e partecipa al panel “Il cambiamento climatico colpisce in particolare i più poveri. E il lavoro dei giornalisti è fondamentale per far sentire la loro voce”.

È un’attivista per i diritti delle donne e giornalista afgana. Ha lanciato la campagna #MyRedLine, sostenuta dall’ente delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere e l’empowerment femminile. Centinaia di migliaia di donne afghane hanno aderito alla campagna per parlare delle libertà e dei diritti a cui non sono disposti a rinunciare in nome della pace con i talebani. Farahnaz Forotan afferma di voler far sapere ai decisori afghani che la pace non può essere raggiunta a spese dei diritti, delle libertà e della felicità delle donne della nazione. venerdì alle 18.30 Cinema Apollo. Forotan partecipa a “Minacce di pace. Gli Stati Uniti hanno fretta di lasciare il paese e cercano un accordo con i taliban. Una prospettiva molto rischiosa per le donne”.

Debbie Bookchin

È una giornalista e scrittrice statunitense. Ha collaborato con numerosi giornali tra cui il New York Times, l’Atlantic e la New York review of books. E’ stata addetta stampa di Bernie Sanders. Ha collaborato alla pubblicazione del libro The next revolution. Popular assemblies and the promise of direct democracy (Verso 2015), una raccolta di scritti del padre, il filosofo anarchico Murray Bookchin. È autrice, con suo marito Jim Schumacher, di The Virus and the Vaccine: Contaminated Vaccine, Deadly Cancers e Government Neglect (St. Martin’s Press 2004). sabato 5 alle 17 al Teatro Comunale . Partecipa al dibattito sulla Siria: “La resa dei conti. La riconquista violenta di Assad e il modello alternativo dei curdi in Rojava. Quale futuro per un paese senza pace”.E venerdì 4 alle 11 al Cortile del Castello è a “Le nostre donne sul campo”

Irina Borogan

È una giornalista investigativa russa, fondatrice e vice direttrice di Agentura.ru, sito di notizie sulle attività dei servizi segreti russi. Cronista dal 96 si è occupata di tutte le maggiori crisi del suo Paese. Con Andrei Soldatov ha scritto The new nobility. The restoration of Russia’s security state and the enduring legacy of the Kgb (PublicAffairs, 2010), The red web: the struggle between russia’s digital dictators and the new online revolutionaries, (PublicAffairs, 2017) e The compatriots: the brutal and chaotic history of Russia’s exiles, émigrés, and agents abroad (PublicAffairs 2019). venerdì 4, ore 16 Ridotto del Teatro 5. Partecipa a “Gelo su Mosca. La fiducia dei russi nei confronti del presidente Putin sta calando. Cosa accadrà dopo la sua uscita di scena?”,

Eliane Brum

Giornalista, scrittrice e documentarista brasiliana. Ha scritto per Zero Hora, Época, El País, The Guardian. Ha vinto più di 40 premi internazionali per la cronaca, tra cui il Premio Rey de España e l’ Inter Premio American Associated Press . Si occupa soprattutto di Amazzonia e delle comunità emarginate di San Paolo. Ha pubblicato sei libri - cinque libri di saggistica e un romanzo - e ha partecipato a raccolte di cronache, racconti e saggi. venerdì 4, ore 14 Teatro Comunale: Brum interviene a “La resistenza ai tempi di Bolsonaro. L’arrivo al potere di un presidente di estrema destra minaccia la democrazia brasiliana. Ma la società civile non sta a guardare”.

2 ottobre 2019 (modifica il 2 ottobre 2019 | 20:37)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Fonte (click per aprire)

Aggiungi commento

I commenti sono soggetti a moderazione prima di essere pubblicati; è altrimenti possibile avere la pubblicazione immediata dei propri commenti registrandosi ed effettuando il login.


Codice di sicurezza
Aggiorna