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Open Arms, la Spagna apre a: "Sbarcate ad Algeciras". La ong: "Impossibile". El Pais: "Pronto porto a Minorca"

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Come avvenne a giugno del 2018 per la Aquarius, scortata a Valencia da due navi della marina militare che presero a bordo la metà dei 600 migranti, potrebbe essere la Guardia costiera ad accompagnare fino ad Algeciras la Open Arms che si è detta impossibilitata a raggiungere il porto offerto nel pomeriggio dalla Spagna, distante ben 950 miglia, almeno cinque giorni di navigazione con una situazione di emergenza a bordo. Mentre la Spagna sta cercando di individuare un altro porto alternativo più vicino.

Secondo el Pais, dopo il rifiuto di Open Arms per Algeciras, Madrid avrebbe proposto "il porto più vicino", ovvero Mahon, sull'isola di Minorca (Baleari). Il comandante della nave, Marc Reig, non ha ancora risposto, scrive il giornale.

Il governo spagnolo si è reso disponibile nella tarda mattinata a fare attraccare la Open Arms nel porto di Algeciras. Al diciottesimo giorno di stallo di fronte al porto di Lampedusa, la nave con 107 persone a bordo potrebbe riprendere il mare in direzione della Spagna. La ong ha però respinto ufficialmente l'offerta: ”Da Lampedusa ad Algeciras ci sono sette giorni di navigazione, è realmente inverosimile poter viaggiare con 107 persone a bordo in queste condizioni”, dice però Riccardo Gatti, presidente di Open Arms. la Ong spagnola ha inviato una richiesta urgente per poter entrare in porto. "Le condizioni psicofisiche delle persone a bordo sono critiche, la loro sicurezza è a rischio. Se accadrà il peggio, l'Europa e salvini saranno responsabili".

Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato di aver offerto il porto di Algesiras, in Andalusia, per lo sbarco dei migranti con un tweet. "Ho indicato che il porto di Algeciras sia abilitato per ricevere Open Arms. La Spagna agisce sempre nelle emergenze umanitarie. È necessario stabilire una soluzione europea, ordinata e di supporto, che guidi la sfida migratoria con i valori del progresso e dell'umanesimo dell'Ue". "L'inconcepibile risposta delle autorità italiane, e in particolare del suo ministro dell'Interno Matteo Salvini - continua Sanchez - , di chiudere tutti i suoi porti e le difficoltà esposte da altri paesi del Mediterraneo centrale, hanno portato la Spagna a guidare nuovamente la risposta alla crisi umanitaria ".

"Il governo spagnolo considererà la possibilità di agire davanti all'Unione Europea o alle istituzioni per i diritti umani e il diritto marittimo internazionale contro l'atteggiamento del governo italiano, in merito allo sbarco di migranti a bordo dell'Open Arms", ha fatto sapere inoltre il ministero degli Esteri spagnolo, in un comunicato, mentre la Francia ha dato la sua disponibilità ad accogliere 40 persone

Nel solito video su Facebook senza contraddittorio Salvini, che ha parlato anche della crisi di governo, ha replicato: "Chi la dura la vince: la Spagna ha aperto i porti. Non ho risposto agli insulti, alle minacce di morte. Si ragiona con calma e si lavora da ministro". In realtà, la Spagna non ha aperto i porti, ha derogato  alla legge in una situazione particolare.

Intanto, quanto la situazione sia complicata è confermata dal tentativo di quattro persone di raggiungere la costa a nuoto. I migranti, presi dalla disperazione, si sono infatti tuffati in mare dalla nave, come mostrano le immagini. Nel diffondere le immagini la ong ha scritto: " "Non riusciamo più a contenere la disperazione. Non riusciamo più a spiegare.Le parole mancano. Siete dei vigliacchi". I migranti sono poi stati riportati a bordo.

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Ma l'offerta di un porto sicuro da parte della Spagna provoca una battuta d'arresto nell'inchiesta della Procura di Agrigento che questa mattina sembrava indirizzata veso un intervento che in giornata avrebbe potuto sbloccare la situazione con il possibile sequestro della nave e il conseguente sbarco dei 107 migranti rimasti a bordo dopo la discesa a terra dei 27 minori.

Dopo l'ispezione a bordo di ieri, compiuta dagli uomini della Squadra mobile di Agrigento, accompagnati dalla Guardia costiera e da due medici della Sanità marittima, i pm stavano valutando la situazione sulla reale sostenibilità delle condizioni igienico sanitarie e sulla reale capacità dell’equipaggio di garantire la sicurezza a bordo. A preoccupare sono soprattutto le condizioni psicologiche dei migranti, giudicati fortemente provati e la capacità dell'equipaggio di garantire la sicurezza a bordo. Ma non oltre il limite che avrebbe giustificato uno sbarco immediato.

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Salvini, dopo aver ceduto alla reiterata richiesta del premier Conte di far scendere i minori, confida adesso in un pronunciamento urgente del Consiglio di Stato (forse già domani) a cui l'avvocatura dello Stato ha presentato ricorso contro l'ordinanza del Tar.

Anche perchè, con la Ocean Viking che continua ad incrociare tra Linosa e Malta in attesa di un porto per i 356 migranti a bordo (103 dei quali dichiarati minori non accompagnati) Salvini teme che lo sbarco autorizzato ieri possa diventare un pericoloso precedente.

E mentre le navi delle ong vengono lasciate in mare, continuano gli arrivi dei migranti che con i barconi riescono a raggiungere le coste e vengono portati a terra dalla Guardia costiera.

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