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Pièce teatrale “Eva non è ancora nata”

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Domani23 maggio, alleore 16:00, presso la Sala dell’Antico Teatro, Palazzo Paolo V -Benevento, si terrà la pièce teatrale “Eva non è ancora nata” di e conSalvatore Cosentino, Sostituto Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Lecce. La pièce è organizzata dall’Università degli Studi del Sannionell’ambitodellinsegnamento di Diritto e Letteratura”delCorso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza, tenuto dal prof. Felice Casucci, in collaborazione con ilComune di Benevento, il Tribunale di Beneventoe con il patrocinio dell’Ordine degli Avvocati diBenevento.

“Eva non è ancora nata”, racconta magistralmente la bellezza della dignità femminile mediante la descrizione delle ultime leggi che la tutelano, a dispetto di quelle erotiche ed ataviche che spesso l’hanno umiliata, in un periodo di frequenti soprusi, omicidi di donne , di volti “sfigurati” dall’acido, di violazioni delle libertà di espressione e di manifestazione.

Ai microfoni di TV7, il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Benevento, Alberto Mazzeo dichiara : “ Il tema evocato dall’opera teatrale è di grandissima attualità tanto che fornisce l’occasione per esprimere ancora una volta, solidarietà e vicinanza l’Avvocata Iraniana Nasrin Sotoudeh, condannata alla pena di 33 anni di carcere ed a quella ulteriore di 148 frustrate per i reati di “incitamento alla corruzione e alla prostituzione” e di “commissione di un atto peccaminoso ( .. .) essendo apparsa in pubblico senza il velo”.

L’Avvocatura, a fronte di una viva preoccupazione, sempre più pressante, per forme di repressione che la colpiscono, ha il dovere assoluto di offrire piena e massima solidarietà alla collega Nasrin, distantasi , nel suo operato, per la ferma opposizione alla pena di morte e per la tutela e la difesa delle libertà e dei diritti fondamentali, in particolare, nei confronti dei più deboli, degli oppositori, degli attivisti, dei detenuti condannati per reati commessi quando erano minorenni, delle donne e contro la pena di morte. La condanna – la più severa inflitta negli ultimi anni contro i difensori dei diritti umani in Iran – è strettamente correlata all’espletamento della sua attività di avvocato e all’esercizio dei doveri professionali di difesa . Non può quindi sottacersi che ha un senso la toga che indossiamo, se diamo un valore al nostro giuramento, se sentiamo struggente la vocazione costituzionale del difendere in confini invalicabili dei diritti della persona, anche quando è un potere di Stato a vilipenderli e menomarli. Il richiamo alla vicenda di Nasrin Sotoudeh non è un atto formale ma un impegno a vigilare sulla violazione dei diritti della difesa, sollecitando le istituzioni a intervenire per porre fine a repressioni e persecuzioni contro chi si batte per difendere i più deboli, come il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Benevento ha gia fatto con l’adozione della Delibera n 40 del 28/03/2019.

Quella per Nasrin Sotoudeh è una battaglia universale affinchè si possa riaffermare il ruolo della difesa contro derive giustizialiste che vogliono portarci a considerare tutti colpevoli, anziché innocenti.”

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