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Ellen Pao: contro le discriminazioni del mondo del lavoro, premi “RESET” e riscrivi le regole

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

(di Chiara Prevete, avvocato e PHD student in Diritto Pubblico dell'Economia all'Università La Sapienza di Roma)

"La guerra di Ellen" non è un libro sulle teorie femministe nell'upper class, quello dei movimenti #metoo, negativamente descritti come il 'puritanism' American femminism. Il libro di Ellen Pao racconta la sua storia. Ellen, figlia di immigrati cinesi, con una laurea in ingegneria a Princeton, una in legge e una in economia ad Harvard si trova a fare i conti, appena finita l'università, con il mondo del lavoro 'dell'élite' a cui "piace credere di appartenere a mondi meritocratici, nei quali tutti vengono resi uguali, o almeno maltrattati in modo uguale dai carichi di lavoro richiesti".

È molto più di un libro sulla discriminazione nel mondo tech, nonostante sia la stessa Pao a definirlo così. Il libro racconta infatti della sua prima esperienza nel mondo degli studi legali. Dopo la laurea in ingegneria si era iscritta alla facoltà di legge "perché la logica che regolava la legge ricorda quella che c'è dietro il coding: hai un problema, lo suddividi in parti più piccole, risolvi ciascuna componente e poi rimetti tutto insieme in un programma o in un ragionamento completi".

È qui, con i suoi colleghi e senior partner, che inizia a riscontrare atteggiamenti e modi di fare discriminatori: sono le donne che prendono appunti alle riunioni, sono le donne che si alzano per prendere i biscotti e fare il caffè, sono le donne che vengono guardate dall'alto in basso per vedere quale capo indossano.

L'Autrice, stanca del 'vecchio mondo' degli studi legali, decide di prendere la laurea in economia e atterra nel 'fantastico' mondo della Silicon Valley: il mondo degli 'innovatori', di Facebook, Twitter, Airbnb, Pinterest, Asana e di tutte le piattaforme 'democratiche' (Ellen sarà pure CEO di Reddit).

Parliamo del mondo che ha cambiato per sempre le nostre vite, il nostro modo di comunicare, il nostro modo di lavorare, di fare politica. Tuttavia, il fantastico mondo dell'innovazione nasconde ancora logiche tradizionali:

-Il 60 % delle donne senior riferisce di aver subito delle avance sessuali indesiderate;

-Il 39% delle donne molestate non ha fatto nulla per paura di ripercussioni;

-Il 60% delle donne che invece hanno denunciato la molestia dichiara di essere rimasta insoddisfatta del risultato;

-all'84% delle donne di livello senior era stato detto di essere troppo aggressiva;

-il 75% riferisce di essersi sentita chiedere in sede di colloquio se aveva un figlio o se era sposata.

E ancora, uno studio del 2014 (A Data-Driven Look at Diversity in Venture Capital and Startups), ha dimostrato che:

-il 98% degli investimenti riguarda aziende con a capo uomini;

-solo l'1% degli imprenditori è di pelle nera.

Ellen però non poteva saperlo, anzi, lei pensava che avendo studiato tanto (pure nelle migliori università del mondo) potesse essere trattata come i suoi colleghi, uomini e bianchi. Tuttavia anche lei è stata colpita da quella che viene definita, nelle discussioni sulla diversità, "morte per mille piccole ferite": "cara per favore preparami un caffè; sei troppo aggressiva; non riesco a vederti come manager. Non so bene perché, ma proprio non ci riesco", fino al rifiuto di continuare la storia con un suo collega, uno di quelli che ci aveva provato con tutte le donne dell'ufficio.

È quest'ultimo evento che la convince dell'importanza di condurre una battaglia contro tutte le diversità nella Venture Capital in cui lavorava. Ma otterrà solo, come capita di frequente quando si prova 'ad alzare la voce', vessazioni, emarginazione, umiliazioni, insulti, maldicenze, ostracismo, un processo perso e molti debiti per ripagare la causa per discriminazione.

Come dicevo, però, questo libro non parla solo di discriminazione, questo libro parla di lavoro. Racconta di come ci accontentiamo di essere infelici perché ci fanno pensare di non avere altra scelta. Vi diranno che dovete essere grati per quell'opportunità e lavorare in silenzio. Così ci pieghiamo a logiche ataviche. Non accettiamo il lavoro per quello che è, ma ci basiamo su ciò che ci viene promesso.

Lavoro e diversità si embricano e non è possibile parlare dell'uno o dell'altro tema senza prenderli entrambi in considerazione. Riconfigurare le logiche del lavoro significa oggi affrontare politicamente, senza nessuna esclusione (di genere, di razza, di ceto, di orientamento sessuale, religioso, di appartenenza territoriale, etc...), il problema della disuguaglianza nel mondo del lavoro.

La questione è tutt'altro che teorica e ideologica, sono stati pubblicati proprio in questi giorni i dati sulle considerevoli differenze retributive, di collocamento e di stabilità contrattuale tra donne e uomini. Ellen alla fine del suo libro raccomanda tre principi guida e otto consigli per premere RESET, se potete leggeteli.

In vista della nuova edizione del Jobless Society Forum del 13 giugno, Fondazione Feltrinelli promuove un percorso dedicato ai temi cruciali per il lavoro contemporaneo. Attraverso il ciclo di incontri Jobless Society Lectures, in partnership con The Adecco Group, la riflessione verte su funzione dello Stato, superamento delle discriminazioni, sfida delle disuguaglianze territoriali, ruolo delle corporation, diritti e politiche nella dimensione europea.

Quattro gli appuntamenti: 15 aprile - Labor needs Diversity. Nessuno escluso. Pari opportunità nel mondo del lavoro dialogo tra Ellen k. Pao, Project Include, e Lorenzo Benussi, Fondazione per la Scuola e Direttore della Scuola di Tecnologie Civiche. Il 16 aprile - Labor needs Equality. Disuguaglianze territoriali e nuovi processi di sviluppo con Joan Jamon Rosés, London School of Economics and Political Science, e Emanuele Felice, Università degli Studi di Chieti. 30 aprile - Lavoro e politica tra Stato e Corporation con John Mikler, The University of Sidney e Alessandro Gandini, King's College. Il 14 maggio Labor needs Europe. Politiche per il lavoro e cittadinanza sociale in Europa con Tommaso Vitale, Science PO e Stephanie Vauchez*, Universitè Paris 10 – Nanterre.

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