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I progressi delle donne in Venezuela. Più istruzione e più diritti dopo la Rivoluzione Chavista. Parla la ministra Blanca Eekhout Gómez

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

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“Il Venezuela ha fatto passi da gigante in materia di sicurezza e uguaglianza di genere”, ha rivendicato il ministro per le donne e l’uguaglianza di genere, Blanca Eekhout Gómez (al centro della foto), davanti alla campagna mediatica che vuole infangare il paese con fake news come quelle sulla vendita dei capelli da parte delle ragazze ed ancora quella della ragazza che avrebbe partorito in strada non avendo i soldi per la clinica.

“Il Venezuela è un esempio di straordinario progresso nella questione dei diritti umani”, in particolare per le donne, ha sottolineato la ministra, commentando i dati che saranno presentati nelle prossime ore al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Uniti a Ginevra, in Svizzera. La revisione periodica universale (UPR) è un nuovo meccanismo del Consiglio dei diritti umani, al fine di migliorare la situazione in materia nel campo di ciascuno dei 193 paesi membri delle Nazioni Unite, che è riesaminata ogni cinque anni.

Parlando a Venezolana Television, Blanca Eekhout Gómez ha detto che la Rivoluzione Bolivariana ha ottenuto buoni risultati nel tentativo di dare dignità e nobilitare le donne con la creazione dell’Istituto nazionale per le donne, un passo fondamentale in questa direzione, che ha portato in seguito alla creazione del Ministero per le donne e l’uguaglianza di genere, nel 2009.

La ministra ha spiegato che attraverso questo organismo ministeriale tutte le politiche sociali promosse dallo Stato venezuelano procedono ora in modo integrato in diversi settori: l’educazione, la salute, il lavoro, la cultura, lo sport, garantendo in questi settori la tutela dei diritti costituzionali.

Un altro passo importante è stata la creazione del Consiglio per la parità e l’uguaglianza di genere, che permette il collegamento tra tutte le autorità pubbliche e le istituzioni del governo nazionale, favorendo la progettazione di strategie per la tutela delle donne.

L’emanazione nel 2007 della legge organica sulle donne per offrire loro una vita priva di violenza, e l’iniziativa di includere nella normativa l’aggravante per il femminicidio e l’induzione al suicidio come forme estreme di violenza è da considerare parte dei progressi compiuti in questa materia.

Per quanto riguarda il settore dell’istruzione, la ministra ha detto che in Venezuela, un paese che è al quinto posto per gli iscritti all’università, il 60% di coloro che si preparano alla laurea sono donne e la percentuale sale al 77 nelle facoltà di Medicina.

Una situazione capovolta rispetto a ciò che accadeva nel paese prima della Rivoluzione Bolivariana, quando le politiche si basavano su esclusione e disuguaglianze, quando donne e bambini erano tra i più colpiti.

“Siamo di fronte a straordinari progressi in campo politico”, ha detto Blanca Eekhout Gómez che ha definito “un altro punto forte” della politica chavista “la partecipazione politica delle donne, non solo limitata agli organismi popolari come i consigli della comunità e i comuni, ma anche in alte posizioni di responsabilità nella magistratura, del potere elettorale e del potere Cittadino, mentre altre donne sono integrate nel Gabinetto esecutivo”.

Inoltre la costituzione di un Governo delle Donne, nel Consiglio di Presidenza del Popolo, “permette un’articolazione diretta del movimento delle donne con il Presidente della Repubblica, per la valutazione, la progettazione, il monitoraggio e il controllo della politica statale per le donne”.

Infine un altro spazio importante, ha osservato la ministra, è rappresentato dall’Unione nazionale delle donne, composta da 1 milione 800 mila iscritte.

A tutto questo si aggiunge il sostegno economico e finanziario per lo sviluppo sociale produttivo delle donne, con la creazione della Banca del femminile.

“Abbiamo grandi compiti e sfide, ma i progressi sono la storia, e sono un esempio ipotizzando la costruzione del socialismo femminista come chiave per garantire il progresso e oggettiva difesa interna”, ha detto la ministra.

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