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"Emancipazione e diritti delle donne musulmane", grande partecipazione di pubblico a palazzo Gradari

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

image19/03/2018 - Gremito di gente il salone nobile di Palazzo Gradari sabato 17 marzo per l’evento organizzato dall'associazione VIATICO dal titolo "Emancipazione e diritti delle donne musulmane fra tradizione e modernità".

Dopo l’apertura del convegno con i saluti del presidente dell’associazione Viatico Enrico Fossa, dell’assessore alla crescita Giuliana Ceccarelli e del segretario provinciale del sindacato SILP-CGIL Pierpaolo Frega, è stato proiettato il film “La sorgente dell’amore”, (2012) regista Radu Mihaileanu, che ha tenuto il pubblico attento per ben due ore tra l’entusiasmo delle classi prima e seconda del liceo scientifico “G. Marconi” e del liceo classico “T. Mamiani” di Pesaro.

Il film tratta l'iniziativa delle donne di un paese centro-africano che, per la ritrosia dei loro uomini ad agevolarle nell'attingere acqua da una sorgente scomoda e pericolosa per la loro incolumità, decisero con il supporto della tradizione coranica di adottare lo sciopero dell”Amore” per contrastarne l'inerzia (storia tratta dall'antica commedia greca e con sviluppo reale nella Turchia ai primi dell’anno Duemila).

L'incontro è stato moderato da Allali Mounya (presidente associazione "Nuovo Orizzonte") e coorganizzatrice dell’iniziativa, esempio primario e pregnante di emancipazione femminile delle rappresentanti donne del mondo arabo – mussulmano del nostro territorio.

Ha aperto il convegno la senatrice Ezzoumi Khadija, prima donna eletta membro del Comitato esecutivo dell'Unione Interparlamentare Islamica, che con grande carisma e autorevolezza morale ha affrontato il tema della parità di genere nelle istituzioni dello stato del Marocco e nella società civile mussulmana.

Il secondo intervento è stato dell'avv. Maria Rosa Conti, la quale, con la competenza che la contraddistingue, ha proposto un approfondimento del ruolo e dei diritti della donna nella raccolta delle norme di diritto di famiglia marocchino (la, così detta, nuova Mudawanah del 2004), soffermandosi in particolare sulle modifiche agli istituti della poligamia e del divorzio.

Vi è stata una nutrita presenza di rappresentanti del mondo arabo - mussulmano provenienti da tutta Italia, come la presidente del Forum delle donne marocchine in Italia (FO.DO.M.I.).

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