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 : UNIONE EUROPEA - IL 13 DICEMBRE A LISBONA LA FIRMA DEL "TRATTATO DI RIFORMA" DA PARTE DEI 27 CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI
Inviato da webmaster il 19/12/2007 20:58:10 (596 letture)

(2007-12-12)

Il 2007 si sta per chiudere con una bella notizia. La firma a Lisbona dell’omonimo trattato da parte dei Ventisette capi di Stato e di governo. Il 13 dicembre saranno passati poco più di tre anni da quella bella “ottobrata” romana quando nella splendida cornice del Campidoglio fu firmata la prima, storica, costituzione europea. Sappiamo come è andata a finire: il no di Francia e Paesi Bassi, sanzionato con un referendum popolare, ha segnato negativamente la sorte del primo patto costituzionale tra governi e cittadini europei.

"È la storia che ritorna" afferma Roberto Santaniello, Direttore della Rappresentanza a Milano della Commissione Europea. " Nel 1954, l’Europa politica avrebbe potuto spiccare il volo se il progetto della Comunità europea di difesa avesse superato gli scogli della ratifica francese. A quel tempo, questo passo sostanziale sulla strada dell’integrazione europea fu considerato troppo grande per la volontà dei Sei paesi fondatori. Probabilmente, allo stesso modo, la costituzione europea è stata percepita, per paura, per egoismi nazionali, per equivoci più o meno innocenti, un traguardo troppo ambizioso. "

Ora, a Lisbona, un trattato, detto di “riforma”, prenderà il posto della costituzione europea. I passi sono meno ampi, ma non per questo meno significativi, se è vero che la maggior parte delle disposizioni del vecchio trattato sono state integrate dal nuovo. “E pur si muove”! Il progetto europeo ha tutto da guadagnare dal trattato di riforma, anche se l’abbandono dei simboli dell’Unione (bandiera, inno, motto) a nostro avviso grida vendetta. Ogni evoluzione “costituzionale” è stata infatti attentamente frustrata. Ma bisogna essere ottimisti per il futuro e non piegarsi al disincanto.

Un nuovo spartito è stato scritto, con note più o meno forti, con ritmi più o meno intensi. Il nuovo spartito attende nuovi interpreti, e diversi ne sono previsti. Il nuovo Presidente del Consiglio europeo, l’Alto Rappresentante della PESC, lo stesso Presidente della Commissione europea. Da loro, in gran parte dipenderà quale tipo di lirica europea sarà suonata. Il nostro augurio è che con il trattato di riforma, con il trattato di Lisbona, si apra una nuova fase della costruzione europea che contribuisca al rilancio politico ed economico dell’Unione.

I piccoli passi, come in passato, hanno prevalso, conclude Santaniello, ma nessuno può dire se la sindrome dei “vatussi” possa tornare ad aleggiare nuovamente in Europa e con questa si apra una nuova stagione del disegno costituzionale che fu di Altiero Spinelli e di altri valorosi protagonisti delle belle stagioni europeiste. (12/12/2007-ITL/ITNET)

fonte http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=1266

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 : Bando di concorso: "LE DONNE PER LE DONNE"
Inviato da webmaster il 6/12/2007 10:37:34 (656 letture)

(SCADENZA 15 DICEMBRE 2007)

Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, il Ministero della Pubblica Istruzione e il Ministero dell’Università e della Ricerca, ciascuno per la propria area di competenza, bandiscono un concorso nazionale incentrato sul tema: “Donne per le Donne” che caratterizza la cerimonia dell’8 marzo al Quirinale.

Il Concorso lanciato dal Ministero della Pubblica Istruzione si rivolge alle studentesse e agli studenti delle scuole elementari, secondarie di primo e secondo grado e intende stimolare una riflessione sul riconoscimento e la valorizzazione, anche dal punto di vista storico, della partecipazione e dell’impegno delle donne.

I premi destinati ai vincitori – 9 borse di studio (tre per ogni ordine di scuola) per un importo complessivo di 10.500 Euro – saranno messi a disposizione dalla Presidenza della Repubblica.

Il Concorso promosso dal Ministero dell’Università e della Ricerca è volto a stimolare gli studenti ad approfondire le problematiche connesse alla valorizzazione del ruolo celle donne nei diversi settori, nonché a promuovere, nel campo delle scienze naturali e della medicina, ricerche che possano contribuire a migliorare le condizioni di vita delle donne.

I premi destinati ai vincitori – 4 borse di studio dell’importo di 5.000 Euro ciascuna – saranno messi a disposizione dalla Presidenza della Repubblica.

I bandi dei due concorsi sono consultabili sul sito web dei due Ministeri interessati e su quello della Presidenza della Repubblica.

http://www.quirinale.it/dialogo/concorsi/2007donne/b_pi_2007_donne.pdf

http://www.quirinale.it/dialogo/concorsi/2007donne/b_miur_2007_donne.pdf

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 :  DATO definitivo 120.000 FIRME
Inviato da webmaster il 29/11/2007 10:40:00 (564 letture)

Carissime
vi scrivo a poche ore dall'appuntamento preso con il Senato.
E stiamo ancora controllando firme e chiudendo pacchi perchè le donne che arrivano dai Centri di raccolta da tutta Italia portano a mano le ultime firme.
E' un evento straordinario, non solo per l'Udi che non ha mancato anche questo appuntamento con la Storia, ma per tutte le donne che hanno contribuito in modo significativo alla sua realizzazione.
I ringraziamenti e i numeri in dettaglio li avrete lunedì.
Per ora un GRAZIE cumulativo per queste splendide 120.000 firme.
Ricordo a tutte che sabato 15 dicembre dalle ore 11 alle ore 15 tutti i Centri di Raccolta si incontreranno per decidere insieme come proseguire nella Campagna 50E50.
Abbiamo deciso di preparare per quel giorno una torta da tagliare con voi e con tutte quelle che oggi non possono esserci e di vedere il video che ha seguito passo passo la nostra impresa.
Per favore, chi verrà mandi una mail o faccia una telefonata per organizzarci .
Allego:
- la Relazione di Milena Carone che depositiamo con le firme.
- il volantino che distribuiremo oggi.

Un saluto felice
Pina Nuzzo

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 : UNIONE DONNE, 100 MILA FIRME PER '50E50'
Inviato da webmaster il 28/11/2007 11:17:27 (621 letture)

(ANSA) - ROMA, 28 NOV - ''I tempi sono ormai maturi per
realizzare una societa' in cui le donne non siano piu' escluse
dalle decisioni importanti''. Pina Nuzzo, presidente nazionale
dell'Unione donne d'Italia ha commentato cosi' il traguardo di
centomila firme raccolte per la legge di iniziativa popolare
promossa dall'Udi attraverso la campagna ''50e50 - Ovunque si
decide''.
Alla luce di questi risultati, resi noti dall'Osservatorio
nazionale ed europeo per il rispetto delle pari opportunita'
(Onerpo), l'Unione donne d'Italia annuncia che consegnera'
domani stesso in Senato le trenta casse con le sottoscrizioni.
''Il nuovo assetto istituzionale non sara' compiutamente
realizzato - ha concluso Nuzzo - se non si terra' conto di
questo passo ormai indispensabile per normalizzare la societa'
italiana e i suoi luoghi istituzionali''. (ANSA).
28-NOV-07 13:10




ONERPO: 100MILA FIRME CON CAMPAGNA UDI '50E50'
29/11 TRENTA CASSE DI SOTTOSCRIZIONI CONSEGNATE IN SENATO

(DIRE) Roma, 27 nov. - Raggiunto il traguardo delle 100mila firme
per la legge di iniziativa popolare promossa dall'Unione Donne
d'Italia attraverso la campagna '50E50-Ovunque si decide'. A
renderlo noto e' l'Osservatorio nazionale ed europeo per il
rispetto delle pari opportunita' (Onerpo), sottolineando come
l'importante risultato sia stato raggiunto "grazie al lavoro e
alla passione civile delle tantissime donne che in ogni parte
d'Italia hanno saputo organizzarsi e impegnare il loro tempo
libero per l'obiettivo comune".
Le promotrici dell'iniziativa sono state ricevute oggi
pomeriggio dal vice presidente del Senato Milziade Caprili, al
quale hanno illustrato il senso della nuova legge spiegando che
su di essa e sulla sua approvazione molte donne ripongono grande
fiducia, mentre giovedi' 29, alle ore 14, una fila indiana di
donne con le 30 casse di sottoscrizioni consegnera' formalmente
la proposta di legge al Senato della Repubblica.
"I tempi sono ormai maturi per realizzare una societa' in cui
le donne non siano piu' escluse dalle decisioni importanti- ha
dichiarato nel corso dell'incontro di oggi la presidente
nazionale Udi Pina Nuzzo- ed e' quindi necessario che la legge di
iniziativa popolare venga inserita gia' nel dibattito sulla nuova
legge elettorale. Il nuovo assetto istituzionale non sara'
compiutamente realizzato- ha concluso Nuzzo- se non si terra'
conto di questo passo ormai indispensabile per 'normalizzare' la
societa' italiana e i suoi luoghi istituzionali ovviando alla
grave anomalia costituita dalla non presenza di donne in numero
adeguato".
20:24 27-11-07

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 : Prodi: problema grave, serve presto la legge
Inviato da webmaster il 23/11/2007 15:55:36 (639 letture)

(ANSA) - ROMA, 23 NOV - La violenza alle donne è un "problema grave", che l'Italia deve "contrastare con il massimo sforzo, perché anche da qui passa il grado di civiltà di uno Stato". E' quanto scrive il presidente del Consiglio, Romano Prodi, in una lettera inviata al ministro per le Pari Opportunità, Barbara Pollastrini, in occasione della , Giornata mondiale della lotta alla violenza contro le donne. Due gli auspici di Prodi: che ci sia "presto" la legge complessiva e "quanto prima" quella contro stalking e omofobia.

''Il governo - ha ricordato Prodi - è impegnato con il ministro Pollastrini in prima linea, a fare la propria parte. Certo c'è ancora molto da fare. E la politica ha la responsabilità di norme efficaci. Ma insieme, la società tutta e le sue istituzioni, hanno la responsabilità di difendere ogni giorno i diritti e la libertà della donna''. Nella lettera Prodi rileva che ''i dati e le cifre delle indagini ufficiali ci descrivono un fenomeno molto serio: un numero elevato, impressionante, di donne vittime di omicidi, stupri o altre forme di violenza, fisica o sessuale; una violenza nella maggioranza dei casi ripetuta e che produce conseguenze assai gravi: perdita di fiducia e di autostima, sensazione di impotenza, depressione, difficoltà nella gestione dei figli''.

Prodi ha sottolineato come dato particolarmente allarmante ''l'altissima percentuale (oltre il 93%) di fatti che non vengono denunciati. Di fronte a questo dato, mentre dobbiamo prestare il massimo rispetto alle scelte personalissime delle vittime, non possiamo non interrogarci sul motivo di questo silenzio. Non possiamo non chiederci se le nostre istituzioni stanno facendo tutto il possibile per accogliere e sostenere le donne più in difficoltà, se gli strumenti di cui disponiamo per la prevenzione ed il contrasto delle violenze sono sufficienti o vanno perfezionati, se possiamo mettere in campo altre risorse perché le persone si sentano garantite e protette''.

Non solo una questione di sicurezza pubblica, la violenza alle donne ''è un problema che tocca lo svolgersi delle relazioni personali, dei rapporti affettivi. Di fronte a ciò dobbiamo reagire con forza. Dobbiamo educarci sin dall'infanzia, nella scuola e dove si formano i nostri ragazzi, a rapporti corretti e non violenti, a relazioni sane e gratuite, a contrastare la prevaricazione in ogni sua forma. Dobbiamo creare reti di servizi che accanto alla risposta giudiziaria o di polizia sappiano fornire assistenza, accogliere, consigliare. Dobbiamo promuovere una maggiore consapevolezza tra gli uomini: riconoscere l'identità, la dignità e la libertà della donna è condizione essenziale per la libertà e la dignità di tutti. E' in discussione l'universalità dei diritti umani''. ''Per questo - aggiunge Prodi - sostengo con convinzione ogni azione volta a realizzare un sistema di protezione completo e coordinato, con la collaborazione di magistratura, forze dell'ordine, servizi socio-sanitari, centri anti-violenza, associazioni che lavorano insieme per dare risposte efficaci ma anche per prevenire''.


Prodi ha concluso affermando che serve una ''consapevolezza maggiore'' e ha ringraziato ''tutti coloro che concorrono a offrire questa consapevolezza, e sostenendo il loro sforzo e la loro fatica. Ma occorre anche che giunga presto a conclusione l'iter della legge contro la violenza di genere presentato lo scorso anno. E dobbiamo ottenere quanto prima possibile l'approvazione dello stralcio già votato dall'aula della Camera''.

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