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 : Prodi: problema grave, serve presto la legge
Inviato da webmaster il 23/11/2007 15:55:36 (640 letture)

(ANSA) - ROMA, 23 NOV - La violenza alle donne è un "problema grave", che l'Italia deve "contrastare con il massimo sforzo, perché anche da qui passa il grado di civiltà di uno Stato". E' quanto scrive il presidente del Consiglio, Romano Prodi, in una lettera inviata al ministro per le Pari Opportunità, Barbara Pollastrini, in occasione della , Giornata mondiale della lotta alla violenza contro le donne. Due gli auspici di Prodi: che ci sia "presto" la legge complessiva e "quanto prima" quella contro stalking e omofobia.

''Il governo - ha ricordato Prodi - è impegnato con il ministro Pollastrini in prima linea, a fare la propria parte. Certo c'è ancora molto da fare. E la politica ha la responsabilità di norme efficaci. Ma insieme, la società tutta e le sue istituzioni, hanno la responsabilità di difendere ogni giorno i diritti e la libertà della donna''. Nella lettera Prodi rileva che ''i dati e le cifre delle indagini ufficiali ci descrivono un fenomeno molto serio: un numero elevato, impressionante, di donne vittime di omicidi, stupri o altre forme di violenza, fisica o sessuale; una violenza nella maggioranza dei casi ripetuta e che produce conseguenze assai gravi: perdita di fiducia e di autostima, sensazione di impotenza, depressione, difficoltà nella gestione dei figli''.

Prodi ha sottolineato come dato particolarmente allarmante ''l'altissima percentuale (oltre il 93%) di fatti che non vengono denunciati. Di fronte a questo dato, mentre dobbiamo prestare il massimo rispetto alle scelte personalissime delle vittime, non possiamo non interrogarci sul motivo di questo silenzio. Non possiamo non chiederci se le nostre istituzioni stanno facendo tutto il possibile per accogliere e sostenere le donne più in difficoltà, se gli strumenti di cui disponiamo per la prevenzione ed il contrasto delle violenze sono sufficienti o vanno perfezionati, se possiamo mettere in campo altre risorse perché le persone si sentano garantite e protette''.

Non solo una questione di sicurezza pubblica, la violenza alle donne ''è un problema che tocca lo svolgersi delle relazioni personali, dei rapporti affettivi. Di fronte a ciò dobbiamo reagire con forza. Dobbiamo educarci sin dall'infanzia, nella scuola e dove si formano i nostri ragazzi, a rapporti corretti e non violenti, a relazioni sane e gratuite, a contrastare la prevaricazione in ogni sua forma. Dobbiamo creare reti di servizi che accanto alla risposta giudiziaria o di polizia sappiano fornire assistenza, accogliere, consigliare. Dobbiamo promuovere una maggiore consapevolezza tra gli uomini: riconoscere l'identità, la dignità e la libertà della donna è condizione essenziale per la libertà e la dignità di tutti. E' in discussione l'universalità dei diritti umani''. ''Per questo - aggiunge Prodi - sostengo con convinzione ogni azione volta a realizzare un sistema di protezione completo e coordinato, con la collaborazione di magistratura, forze dell'ordine, servizi socio-sanitari, centri anti-violenza, associazioni che lavorano insieme per dare risposte efficaci ma anche per prevenire''.


Prodi ha concluso affermando che serve una ''consapevolezza maggiore'' e ha ringraziato ''tutti coloro che concorrono a offrire questa consapevolezza, e sostenendo il loro sforzo e la loro fatica. Ma occorre anche che giunga presto a conclusione l'iter della legge contro la violenza di genere presentato lo scorso anno. E dobbiamo ottenere quanto prima possibile l'approvazione dello stralcio già votato dall'aula della Camera''.



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