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La ministra Bonetti lancia a Varese la “politica della concretezza”

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

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«Il tempo della politica delle posizioni ideologiche, dei posizionamenti delle urla, è finita. Questo è il momento della concretezza» a parlare così è la ministro per le pari opportunità Elena Bonetti che ha partecipato all’incontro organizzato  la lista Lavoriamo per Varese con Galimberti sindaco.

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Nell’Auditorium della scuola “Silvio Pellico” fiore all’occhiello per sostenibilità e modernità dell’amministrazione uscente, la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, insieme alla deputata Maria Chiara Gadda e il sindaco Davide Galimberti hanno posto basi nuove sulle politiche per la famiglia e il terzo settore, anche con l’aiuto delle testimonianze di alcuni dei candidati della lista.

«Questo è un luogo simbolico della città, un luogo di istruzione ad energia quasi zero – Ha spiegato Maria Chiara Gadda introducendo il luogo in cui stavano parlando – Perchè le strutture formative devono essere belle, confortevoli, accoglienti sicure e anche sostenibili. Per averle bisogna scegliere sindaci che sappiano attrarre le risorse, anche coinvolgendo imprese, terzo settore e istituzioni. Sindaci come Davide Galimberti».

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Un luogo che non è unico in città tra le nuove opere realizzate o in corso di realizzazione: «Devo ringraziarti – ha infatti sottolineato Davide Galimberti –  perchè con il tuo aiuto siamo riusciti a creare uno dei primi poli zero-sei della lombardia, alla media don Rimoldi di San Fermo».

«In questo punto della nostra storia stiamo facendo un esercizio unico sul futuro – ha continuato Bonetti  – Lo stiamo cambiando, perchè i metodi precedenti non erano capaci di dare soluzioni valide anche nel presente. E’ quello che sta facendo il governo Draghi, ma è quello  che deve essere anche portato a livello delle comunità, nelle città. Il risultato delle prossime amministrative quindi sarà una sfida grande, perchè dobbiamo preparare il futuro di chi è ora in questa scuola. Chi ha la responsabilità di governare, ha un responsabilità storica»

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