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Diritto dei bambini all'istruzione, il flash mob in piazza di Cgil Bari

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

La Cgil Bari - Funzione pubblica scende in piazza del Ferrarese per un flash mob con cui attirare l'attenzione sul problema degli asili e del diritto dei bambini all'istruzione nel periodo post-Covid. Ieri pomeriggio la manifestazione davanti allo Spazio Murat: «Tutti, nessuno escluso abbiamo il dovere di restituire ai bambini la possibilità di esercitare il diritto all'istruzione e ai genitori il diritto ad avere dei luoghi dedicati alla cura e all'educazione dei propri figli che consentano di conciliare i tempi di vita e di lavoro», scrive Cgil Bari.Il sindacato specifica: «Al governo chiediamo risorse adeguate e soprattutto immediatamente fruibili dai comuni sia per la gestione diretta che per i servizi in appalto; risorse per assumere più personale, per ripensare gli spazi, per dotare il personale di dispositivi di protezione, per programmare la formazione specifica per tutto il personale; chiediamo subito linee guida omogenee e un protocollo specifico sulla sicurezza per ridisegnare il sistema integrato 0-6. All'amministrazione comunale chiediamo di non temporeggiare in attesa che arrivino indicazioni dal governo perché non consentiremo che si arrivi a soluzioni dell'ultimo minuto che ci mettano di fronte al fatto compiuto».

Cgil chiede «Di essere convocati con urgenza per progettare insieme la riapertura, per ridisegnare questi servizi a cominciare dalla progettazione degli spazi. Vogliamo sapere se e come le nostre strutture ci consentiranno di accogliere ed educare in sicurezza, perché se la sicurezza è la precondizione per riaprire, gli spazi idonei (areati, sufficienti per accogliere piccoli gruppi, ecc) sono irrinunciabili. Siccome conosciamo molto bene la situazione di molte strutture allora bisogna fare in fretta ma fare bene, bisogna progettare insieme le soluzioni perché escludere le parti sociali e gli addetti ai lavori dal ripensare questi servizi significa essere miopi, in quanto una situazione straordinaria come questa richiede risposte innovative e coraggiose. Fondamentale è discutere anche di dotazione organica perché dobbiamo fare tutto il possibile affinché nessun bambino resti escluso e nessun lavoratore del privato perda il posto di lavoro. Chiediamo, anche una formazione specifica sulla sicurezza per tutto il personale e una adeguata e qualificata formazione sulla progettazione educativa ai tempi del covid per educatori e insegnanti. Siamo consapevoli che non è affatto un lavoro semplice ma se lo affrontiamo facendo rete tutto questo potrebbe rivelarsi una opportunità, affermare e sostenere la centralità del sistema integrato per garantire pari opportunità di educazione e istruzione alle bambine e ai bambini superando le disuguaglianze».

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