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Covid-19. Democratiche Piemontesi scrivono a Cirio: "Differenti punti di vista per raggiungere risultati migliori" - BI.T Quotidiano

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera aperta inviata al Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio dalle Donne Democratiche Piemontesi, con la quale si richiede un maggior coinvilgimento femminile in vista della cosiddetta Fase2.

Presidente Cirio,la situazione in Piemonte è catastrofica, questo ormai è sotto gli occhi di tutti e per farsene un’idea più precisa è sufficiente leggere i dati dei contagiati, dei decessi e di tutti quegli indicatori che ogni giorno vengono diramati (e che a detta degli esperti sono sicuramente inferiori a quella che è la realtà) o aver guardato la trasmissione Report dedicata alla nostra Regione.

Anche per questo credo si sia deciso di implementare l’Unità di crisi con altre figure professionali che speriamo e ci auguriamo possano almeno tamponare il disastro della gestione di questa pandemia.

Come per la precedente squadra, la composizione di questo comitato scientifico è monogenere, chiaramente maschile.

Non mettiamo in dubbio le capacità degli uomini chiamati a questo difficile compito, ma ci chiediamo perché, ancora una volta, chi sta gestendo tutta la situazione emergenziale del Piemonte siano solamente o quasi esclusivamente uomini.

Le donne in questa emergenza sanitaria ci sono e la stanno affrontando con una abnegazione incredibile; qui in Piemonte come in Italia e in Europa i due terzi degli operatori sanitari sono donne, il personale addetto nei supermercati e nella grande distribuzione è in larga percentuale formato da donne, il lavoro di cura è affidato nella stragrande maggioranza alle donne: tutti settori che hanno dimostrato una forza e una resilienza non comuni.

E ci sono anche tante donne che hanno autorevolezza, competenze e intelligenze che nulla hanno da invidiare agli uomini e che potrebbero metterle al servizio della nostra Regione.

E allora perché lasciarle fuori dai luoghi decisionali anche in questa seconda fase? Non è solo unaquestione di giustizia, di pari opportunità, di democrazia. Il riconoscimento che visioni differenti possano contribuire a far sì che una ricostruzione possa avvenire in tempi più veloci e con risultati migliori è ormai accertato e riconosciuto anche da tanti uomini illuminati.

Perché questo non avviene in Piemonte?

Conferenza Regionale delle Donne Democratiche – Piemonte

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