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Pari opportunità Un progetto europeo con viaggi all’estero - Cronaca

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

GUASTALLA. E' stato presentato all’Università di Reggio il progetto europeo “Shaking the habitual”, (scuotere le abitudini) che intende focalizzare l’attenzione sulla formazione di insegnanti ed educatori per costruire nei servizi educativi pari opportunità di gioco e di apprendimento.“Shaking the habitual” è il titolo del progetto (totalmente inanziato dalla Comunità Europea con 80mila euro), incluso nel primo programma Erasmus+ per le buone pratiche nel campo della scuola e dell’educazione, della durata di 2 anni, che vede coinvolti l'associazione Progettinfanzia, la rete di scuole Hjalli Forskolan di Reykjavìk (Islanda), il Comune svedese di Harryda (partner coordinatore) e le scuole Egalia e Nikolaigarden di Stoccolma.Hanno presentato il progetto nel dettaglio il professor Giorgio Zanetti, direttore del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane di Unimore, la professoressa Roberta Cardarello, docente di Didattica e Pedagogia speciale e presidente dell’Azienda Servizi Bassa Reggiana, Giammaria Manghi, presidente della Provincia di Reggio e dell’Unione dei Comuni Bassa Reggiana, e Cristian Fabbi, dell’Azienda Servizi Bassa Reggiana. Il progetto durerà da settembre 2015 ad agosto 2017 ed è stato ottenuto da Progettinfanzia, associazione che gestisce per gli otto Comuni dell’Unione Bassa Reggiana e per l’Azienda Speciale le attività di qualificazione e le relazioni con l’estero. Prevede otto viaggi di studio (due in ogni paese) con la formula della short week (3-4 giorni): ogni partner coinvolge poi un'università, (Modena e Reggio Emilia, Goteborg, Stoccolma, Reykjavik).La tematica riguarda le pari opportunità, le abitudini delle e degli insegnanti in merito, e lo studio delle modalità di gioco e apprendimento. L'attività consisterà in osservazioni sul campo nell'ambito delle attività ludiche, creative, relazionali, nell'uso degli spazi, e si trarranno modelli conoscitivi. Si cercherà poi di lavorare sulle abitudini degli insegnanti per cercare di cambiare comportamenti poco rispettosi delle differenze individuali.

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