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Grazie Atripalda per aver reso il Pride una giornata memorabile

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

Sabato c’è stato il pride ad Atripalda. Atripalda? E dove è questo posto?

Atripalda è una cittadina di circa 10000 abitanti, alle porte di Avellino, nella verdissima Irpinia, una magnifica zona sui monti, perfettamente situata tra due mari, tra il Mediterraneo e l’Adriatico, costellata di castagneti e noccioleti, di campi sterminati di grano duro per fare la pasta buona, di vigneti eccelsi che producono i bianchi fra i migliori del mondo e di castelli medioevali che sormontano paesi antichi ricchi di feste e di tradizioni.

Una terra di agricoltori, chiusa per tanto tempo, dal dialetto difficile e dal cuore aperto. La mia terra d’adozione, la mia nazione, una delle tante. La terra che ha accolto la mia famiglia 29 anni fa.

Mia figlia Lisa e mio figlio Andrea sono nati ad Avellino, e sono cresciuti a Santo Stefano del sole, a pochi passi da Atripalda. Hanno vissuto e vivono sereni e felici, figli di due madri, in questo paese, nell’affetto di tutti. Sono, anche loro, figli di questa terra e hanno contribuito a renderla meno omofoba e ancora più accogliente.

Sabato ad Atripalda c’è stato il risultato magnifico delle nostre piccole e continue rivoluzioni quotidiane. Quelle della nostra famiglia condivise da così tanto tempo e quelle delle socie e soci di Apple Pie, un’associazione nata due anni fa e portata avanti con passione e cuore dalla sua presidente Mara Festa, una donna magnifica che ha fatto sua questa missione di accogliere e difendere le giovani e meno giovani persone LGBTQI del territorio.

Questa missione è anche quella di Antonio De Paola e di Rebecca Più e di tutte e tutti i soci di Apple Pie di cui sono orgogliosa socia fondatrice. Ieri abbiamo realizzato un evento meraviglioso ad Atripalda. Non a Roma, Bologna o Napoli. E nemmeno ad Avellino, capoluogo di provincia, che ci ha semplicemente negato il proprio aiuto e chiuso le porte di casa in faccia.

Peggio per loro e tanto meglio per noi. Grazie alle paure di Avellino, abbiamo incontrato una città e siamo cresciuti insieme. Abbiamo conosciuto un sindaco, Giuseppe Spagnuolo, che non ha arretrato d’un passo e soprattutto un’altra donna magnifica, Nancy Palladino, assessora alle pari opportunità, che ci ha adottati tutti quanti e si è profusa per creare insieme a noi quest’evento meraviglioso.

Duemila persone nel corteo. Ad Atripalda. Tante venute dall’Avellino vicino che non ci voleva e tante del paese. Senza contare la gente sui balconi che sorrideva e applaudiva.

Grazie Atripalda. Grazie Apple pie. Una giornata memorabile. E poi, per noi due mamme, rimarrà per sempre nella scatola delle giornate uniche poiché nostra figlia di 16 anni, all’ultima tappa del percorso, ha preso il microfono in mano e con poche frasi, il suo coraggio, la sua bellezza di ragazza stupenda, la sua serenità e il suo orgoglio ha detto delle cose bellissime e importantissime, semplicemente. Delle frasi che dovrebbero ascoltare chi ancora non riesce a capire.

Grazie anche a te, Lisa, nostra figlia.

 

 

Sabato c’è stato il pride ad Atripalda. E questo ha aperto le porte dei cuori di tante persone. Le testimonianze sono state tante e profonde. Abbiamo ballato, cantato, riso, abbiamo anche pianto, ci siamo emozionati. Una giornata particolare e intensa che rimarrà nella mente di tanti.

Sabato c’è stato il pride a Atripalda.

Ad Atripalda.

 

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