Beni condivisi, al Circolo Arci e Legambiente di Trani la gestione dell’ex Conservatorio di san Lorenzo - Radiobombo
Un laboratorio culturale in cui dare vita ad eventi, progetti, iniziative e servizi di tipo sociale per giovani, svantaggiati, famiglie, associazioni, tenendo fede ai principi di equità, sostenibilità ambientale e pari opportunità. È quanto sorgerà in via Nigrò 16, nell’immobile denominato “ex Conservatorio di san Lorenzo”, a cura del Circolo Arci (H)Astarci di Trani e di Legambiente.
Le due associazioni, infatti, avranno, come deliberato dalla giunta comunale, la concessione dell’immobile per nove anni, avendo presentato, già a luglio 2018, al Comune di Trani, richiesta per aderire al Regolamento sui beni condivisi.
Nel dettaglio, l’(H)Astarci di Trani e Legambiente hanno intenzione di allestire nell’immobile di proprietà comunale: un ufficio per la promozione del turismo gestito da Arci turismo e da alcuni ragazzi dell’Iiss “Moro”; una biblioteca di quartiere; una “residenza d’artista” in cui un artista, vincitore di un bando emanato dall’Arci, possa tenere degli incontri con il pubblico e mostrare le sue opere; una sala prove; uno spazio di condivisione (cosiddetto “coworking”); una sala studio; uno sportello “Intercultura”; uno sportello di progettazione.
La gestione sarà senza spese per l’Ente comunale. Le due associazioni si impegnano ad allestire l’immobile sostenendo delle spese di circa 21.000 euro.
L’ex Conservatorio di san Lorenzo, come peraltro denunciato qualche anno fa da un cittadino, vive da anni in uno stato di abbandono e degrado. Parte dell’immobile (solo al piano terra), è occupato dalla sede dell’Oasi 2. Un ingresso, quello in via Nigrò 18, fu murato dopo che alcuni sconosciuti avevano cercato di entrare in quello che era il centro giovanile “You and me”.
Federica G. Porcelli