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Saluzzo, tour di presentazione nelle scuole della Nuova Carta dei diritti della bambina - Targatocn.it

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

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Dopo l’approvazione da parte del Comune di Saluzzo, nel Consiglio comunale del 25 ottobre dello scorso anno, della  Nuova Carta dei Diritti della Bambina su proposta della Fidapa italiana(Federazione italiana donne arti professioni affari (rivolta anche alla Consulta per le pari opportunità) e di associazioni della Consulta, la presidente della sezione Fidapa Saluzzo Sandra Ghione con la referente del progetto Barbara Orusa, stanno presentando nelle scuole cittadine il documento.

La “Nuova Carta” sostituisce la precedente del 1997, sottolineando in nove articoli l’importanza della tutela e della difesa dei diritti donna sin dalla prima infanzia, per crescere nella consapevolezza di diritti e doveri, per educare alla parità, al superamento degli stereotipi di genere e al contrasto della violenza di genere.

La Carta dei Diritti della Bambina già approvata durante il Meeting delle Presidenti europee Fidapa  nel settembre 2016,  sancisce che ogni bambina ha il diritto (articolo 1)  di essere protetta e trattata con giustizia dalla famiglia, dalla scuola, dai datori di lavoro anche in relazione alle esigenze genitoriali, dai servizi sociali, sanitari e dalla comunità.

Articolo 2: di essere tutelata da ogni forma di violenza fisica o psicologica, sfruttamento, abusi sessuali e dalla imposizione di pratiche culturali che ne compromettano l’equilibrio psico-fisico.

Articolo 3: di beneficiare di una giusta condivisione di tutte le risorse sociali e di poter accedere in presenza di disabilità a forme di sostegno specificamente previste.

Articolo 4: di essere trattata con i pieni diritti della persona dalla legge e dagli organismi sociali.

Articolo 5: di ricevere una idonea istruzione in materia di economia e di politica che le consenta di crescere come cittadina consapevole.

Articolo 6: di ricevere informazioni ed educazione su tutti gli aspetti della salute, inclusi quelli sessuali e riproduttivi, con particolare riguardo alla medicina di genere per le esigenze proprie dell’infanzia e dell’adolescenza femminile.

Articolo 7: di beneficiare nella pubertà del sostegno positivo da parte della famiglia, della scuola e dei servizi socio-sanitari per poter affrontare i cambiamenti fisici ed emotivi tipici di questo periodo.

Articolo 8: di apparire nelle statistiche ufficiali in dati disaggregati per genere ed età.

Articolo 9: di non essere bersaglio, né tantomeno strumento, di pubblicità per l’apologia di tabacco, alcol, sostanze nocive in genere e di ogni altra campagna di immagine lesiva della sua dignità.

 

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