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Un uomo guida il comitato pari opportunità dell'Ordine avvocati, Falcone: Per le donne e i giovani

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

imageGli avvocati Alfonso Falcone e Stefania Fracchiolla

Il 20 marzo scorso è stato eletto presidente del comitato pari opportunità dell’Ordine degli avvocati di Latina un uomo, l’avvocato Alfonso Falcone. La notizia è passata in sordina eppure qualcuno ha pensato fosse strano che un uomo ricoprisse il ruolo, visto che il comitato, come tutti quelli che ci sono dello stesso tipo nascono con l’obiettivo di raggiungere la parità tra uomo e donna. Chi meglio di una donna può conoscere i problemi che si vivono all’interno della categoria, come all’interno del Tribunale di Latina, e tutto quello che deve fare per essere considerata al pari di uomo? Questo è stato il commento di chi hanno visto l’elezione quanto meno come particolare. La riflessione però è più profonda: chi dice infatti che le donne debbano essere relegate a certi comitati, o a certi settori (come spesso accade), quali welfare, cultura e appunto pari opportunità? Anche questo è discriminante. Per questo abbiamo chiesto proprio al giovane avvocato Falcone perché abbia deciso di candidarsi e come si è arrivati alla sua elezione. Poi però, superando la polemica, abbiamo voluto anche sapere quali sono i suoi progetti e cosa farà per gli avvocati donna del foro di Latina. Perché proprio in quanto donne i principi contano, ma per poi arrivare a fatti concreti.

“Intanto – ha spiegato il neo presidente – sono contento di avere vicino a me in questa intervista il segretario del comitato, l’avvocata (come a lei piace essere chiamata), Stefania Fracchiolla. La figura operativa è proprio quella del segretario e lei conosce il comitato dal 2013, sa come funziona, come muoversi e come proporre idee e iniziative.

Per quanto riguarda la mia elezione arriva dopo il voto per i consiglieri del comitato. Ci siamo presentati in gruppo, 5 avvocati che seguono la corrente del presidente dell’Ordine Gianni Lauretti. Io ho ottenuto il numero più alto di preferenze. Poi i nove consiglieri vincitori si sono riuniti insieme al membro del consiglio dell’Ordine degli avvocati (il vicepresidente) e sono stato eletto”.

Quello che emerge parlando con i due avvocati è che problemi di uguaglianza di genere non ci sarebbero all’interno della categoria. Dal 2013, secondo quanto dice Fracchiolla, non sarebbe stato denunciato nessun caso e nessun avvocato si è rivolto a lei, nemmeno in via informale. Invece si sentono e molto i problemi dei giovani avvocati.

“Intanto come singolo avvocati – ha spiegato Falcone – sono stati depositati due progetti. Uno riguarda l’informatizzazione tribunale e un altro la formazione di diritto allo sport. I giovani avvocati pontini si muovono, considerato anche l’immobilismo dell’Aiga (Associazione italiana giovani avvocati). Io mi sono candidato perché oltre all’uguaglianza di genere è incardinata anche quella tra avvocati e praticanti avvocati. Saremo quindi propositivi alle iniziative volte alla tutela di tutti gli avvocati. Per chi invece voglia segnalare discriminazioni esiste un mail dedicata che è Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.”.

“Per quanto riguarda più propriamente le donne avvocato – ha spiegato Fracchiolla – diverse hanno chiesto la stanza per l’allattamento che è stata accordata e sarà quella per l’audizione minori”.

“Terminato l’iter amministrativo – ha aggiunto Falcone – saremo in grado di essere operativi. Vorremmo ottenere un bagno dedicato per gli avvocati all’interno del Tribunale. Cercheremo di realizzare una convenzione con nidi o asili scegliendo strutture gestite da giovani proprio per aiutare i giovani. Sul lato culturale stiamo cercando di concludere una convenzione con un teatro e puntiamo molto ai corsi di formazione gratuiti perché per i giovani avvocati le spese sono spesso insostenibili”.

“Voglio spiegare perché avvocata: – ha precisato Stefania Fracchiolla – perché esiste il femminile dei mestieri più umili, ma non di quelli che ricoprono ruoli più importanti o di potere. Per questo dobbiamo crearli e farli diventare parte del nostro vocabolario”.

Insomma la volontà e la determinazione di questi due giovani avvocati non manca e, indipendentemente dal genere, speriamo facciano bene per una categoria che come le altre ha sofferto molto della crisi e dell’immobilismo.

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