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L’intervista di Angela agli youtuber: «Il mio emoji preferito? Il sorriso»

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

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Per un giovane tedesco di meno di trent’anni, il governo corrisponde a Angela Merkel. E’ da quando ha l’età per votare che la cancelliera è lei, che la politica della Germania è dominata da questa donna un po’ conservatrice e un po’ di sinistra, un po’ liberale e un po’ statalista, che favorisce la legge sui matrimoni gay ma poi le vota contro. E via dicendo. Quando quattro giovani youtubers – Merkel Generation - sono scesi in campo per intervistarla in diretta, mercoledì, si è avuta l’impressione di un incontro di famiglia, di una chiacchierata con la mamma che molto sa, che qualche volta glissa su temi scivolosi ma che in fondo tranquillizza. Merkel, che usava l’occasione per accrescere i consensi già alti tra le nuove generazioni in vista delle elezioni del 24 settembre, in questo senso non ha deluso.

Durante le quattro interviste di dieci minuti, non ha detto niente di rivoluzionario o di particolarmente nuovo. La notizia che più ha «impressionato» è che il suo emoticon preferito è quello del sorriso, qualche volta con gli occhiali scuri e in casi rilevanti seguito da un cuore. Certo non la faccina triste. Perché in Germania non c’è ragione per essere tristi: le cose vanno bene. Anche alla domanda se ci sia il pericolo di una terza guerra mondiale la cancelliera ha risposto che no, non c’è e comunque lei farà il possibile per evitare cattivi sviluppi internazionali.

Era la prima volta che la cancelliera entrava negli uffici di YouTube di Berlino. Quattro anni fa, nella precedente campagna elettorale, era stata intervistata per il website di video-sharing ma nel suo ufficio. A interrogarla, questa volta, quattro youtubers tra i più conosciuti dai tre milioni di sottoscrittori del sito in Germania: Mirko Drotschman, 31 anni, che solitamente parla di fenomeni sociali e politici sul suo canale MrWissen2go; la bolgger Ishtar Isik, 21 anni, che si occupa di bellezza e moda; Lisa Sophie, 22 anni, una giornalista che nel suo canale ItsColeslaw parla di intrattenimento ma anche di sessualità e di malattie mentali; Alex Böhm, 28 anni, che con il nome AlexiBexi si occupa di tecnologia e di musica. Nelle interviste si parla di questioni sociali, di Turchia (tema caldo in Germania), di Trump, di istruzione, di elettromobilità, di Dieselgate, di femminismo (di recente Merkel ha detto di non volere usurpare il termine per adattarlo a se stessa) e di pari opportunità, dell’indifferenza politica dei giovani. Sempre, la cancelliera rimane rilassata. Ma non sempre risponde nel merito.

Su un prossimo gabinetto di governo formato per il 50% da donne, per esempio, dice di non potere prevedere: si tratterà di una coalizione, non dipende solo da lei. Su cosa fa per la scarsa partecipazione dei giovani alle elezioni si limita a citare il suo podcast settimanale e la sua presenza su Facebook e Instagram. E su una possibile guerra in Corea ripete che le parole forti sono pericolose e possono portare a una escalation (senza criticare direttamente Donald Trump). «Ma non vedo questo pericolo. Noi siamo contrari all’uso di parole che possono fare salire la tensione. Non c’è soluzione militare a questo conflitto». Ancora: «farò tutto ciò che è in mio potere per combattere questa possibilità; questo è il contributo che possiamo dare ed è quello che stiamo facendo». Il messaggio della cancelliera alla Merkel Generation non è diverso da quello destinato a tutti i tedeschi: le cose vanno bene e non c’è da avere paura di guerre e di Trump – garantisco io.

17 agosto 2017 (modifica il 17 agosto 2017 | 13:01)

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