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"Nobel negati": una mostra su donne e scienza

La capodelegazione del Ps nel gruppo Pse, Pia Locatelli, ha inaugurato oggi nell'espace couloir a Bruxelles una mostra su donne e scienza. Il tema del rapporto tra donne e scienza e del difficile riconoscimento di questo ruolo da parte della società, anche nelle sue sezioni più sensibili e avanzate, come le università, è ripercorso attraverso le storie delle 11 scienziate che hanno ricevuto il Nobel, e dei "Nobel negati", come la chimica Rosalind Franklin, le astronome Jocelyn Bell-Burnell e Annie Jump Cannon, le fisiche Lise Meitner e Chien-Shiung Wu e la biologa Nettie Maria Stevens, alcune delle quali videro premiati, per le stesse ricerche, i loro colleghi maschi.
Le cause e i possibili rimedi per affrontare la discriminazione del talento femminile sono al centro da tempo di un ampio dibattito tra esperti e opinione pubblica che puntano il dito sulla persistente difficoltà per le donne a raggiungere posizioni di rilievo nel mondo della ricerca e dell'innovazione, dibattito stimolato da discussi interventi come quello di alcuni mesi fa del Rettore dell'Università di Harvard, secondo cui le donne sarebbero 'meno portate' per gli studi di tipo tecnico scientifico.
Dal 1901, anno dell'istituzione del premio Nobel, sono state solo 11 le scienziate alla quali è stato attribuito questo riconoscimento per una disciplina scientifica nei settori della fisica, chimica e medicina (il Nobel per la matematica e la biologia non è previsto). La polacca Marie Curie-Sklodowska, grazie ai suoi studi sulla fisica e la chimica, è stata l'unica scienziata ad ottenerne due. 11 Nobel riconosciuti alla scienza femminile su oltre 500 premi assegnati nel corso del XX secolo, una scelta che ha sicuramente discriminato e penalizzato altre ricercatrici che non l'hanno ricevuto pur avendo contribuito in modo determinante ai progetti scientifici premiati.
Intendiamo ricordare qui i "Nobel negati" a scienziate di rilievo come la chimica Rosalind Franklin, le astronome Jocelyn Bell-Burnell e Annie Jump Cannon, le fisiche Lise Meitner e Chien-Shiung Wu e la biologa Nettie Maria Stevens. Per esempio, Rosalind Franklin (1920-1958) diede un contributo rilevante alla biologia molecolare, fornendo le prove sperimentali della struttura del Dna, per cui vennero premiati i suoi colleghi Wilkins, Watson e Crick; Jocelyn Bell-Burnell (n.1943) scoprì, quando era ancora studente di astronomia, i pulsar, corpi celesti la cui apparizione fu del tutto inaspettata, poiché non si inserivano nel contesto teorico dell'epoca, il Nobel per la scoperta fu assegnato al relatore della sua tesi. Lise Meitner (1878-1968) fornì la prima interpretazione esatta della fissione nucleare.
La mostra, sponsorizzata da Johnson&Johnson e Fondazione Sigma Tau, consiste in un percorso didattico che offre al grande pubblico, in modo diretto ed efficace, uno spaccato di cultura scientifica ignorato e poco citato dal mondo accademico, dove sono messi in luce gli aspetti sconosciuti e affascinanti del mondo scientifico femminile attraverso due punti di vista: una mostra e un filmato tratto dallo spettacolo teatrale Photograph 51, sulla vita di Rosalind Franklin che ha debuttato alle Festival delle colline Torinesi. La biografia della protagoniste è infatti affiancata da una serie di opere d'arte realizzate da Marta Graziato e Valentina Gamba, due artiste dell'Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino.

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