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SETTE DONNE E SETTE UOMINI NELLA GIUNTA REGIONALE PUGLIESE

La giunta di Vendola nasce all'insegna della "parita' di genere"

Sette uomini e sette donne: e' perfetta la parita' di genere della giunta regionale pugliese nominata oggi dal presidente Nichi Vendola appena un paio d'ore dopo la proclamazione, formalizzata in mattinata dalla Corte di appello di Bari. E' donna la vicepresidente, la riconfermata Loredana Capone (Pd), con delega allo Sviluppo economico. Le altre sei sono Marida Dentamaro (Pd) al Federalismo e Sud, Maria Campese (Federazione della sinistra) a Personale, Semplificazione, Sport; Alba Sasso (Sel) al Diritto allo studio e Formazione professionale; infine tre conferme per Elena Gentile (Pd) al Welfare, lavoro, pari opportunita', Pugliesi nel mondo; Angela Barbanente (tecnico) all'Urbanistica e Qualita' del territorio, e Beni culturali; e Silvia Godelli (tecnico) al Turismo e al Mediterraneo. Gli uomini in giunta sono: quattro conferme per Fabiano Amati (Pd) alle Opere pubbliche e Protezione civile; Dario Stefa'no (Puglia per Vendola) all'Agricoltura, Caccia, Pesca; Tommaso Fiore (tecnico) alle Politiche sanitarie, e Michele Pelillo (Pd) a Bilancio e programmazione, Fondi strutturali, Fondi Fas; confermato nella carica anche Guglielmo Minervini (Pd) che pero' vede cambiata la delega, non piu' alla Trasparenza ma ai Trasporti e alle Infrastrutture strategiche. Le "new entry" interessano Nicola Fratoianni, segretario regionale di Sinistra ecologia e liberta', al quale va la delega alle Politiche giovanili e attuazione di programma, e l'ex Pm della Procura di Bari, Lorenzo Nicastro (Idv), che guidera' l'assessorato a Ecologia e ambiente. Il governatore terra' per se' le deleghe al contenzioso, alle Politiche legislative, al Controllo interno, al Controllo strategico, alle Politiche internazionali. Unica assente alla presentazione della giunta Marida Dentamaro, all'estero per impegni precedenti. ) - In sostanza, al Partito democratico sono andati sei assessorati, due a Sel, uno alla "civica" Puglia per Vendola, uno all'Italia dei valori, uno alla Federazione della sinistra, tre sono "tecnici". Complessivamente sono sette gli assessori "esterni", cioe' coloro che non sono consiglieri regionali. "Mi sono preso la liberta' di imporre un governo che e' fatto per meta' da donne e per meta' da uomini - ha commentato il presidente - perche' la societa' e' fatta per meta' da uomini e per meta' da donne e quindi questo e' il principale criterio che io ho adoperato per la composizione della mia giunta". Vendola ha detto che non e' stato difficile comporre la giunta () dal momento che "quando si ha una bussola politica e si ha un vascello forte non si ha paura nelle intemperie", rappresentate "dalle legittime aspettative degli esseri umani: ogni essere umano che calca la scena pubblica e che lo fa con generosita' si considera ovviamente degno, e probabilmente lo e', di incarichi importanti". Tuttavia - ha aggiunto il governatore - sono abituato, mi pare, a navigare anche quando il mare e' in burrasca ma a rimanere saldamente al timone". La giunta di Vendola nasce all'insegna della "parita' di genere" (3) Bari, 27 APR (Il Velino) - Di fronte al dato di un Consiglio regionale "probabilmente di settanta eletti" con "sole tre donne", Vendola ha detto di provare "vergogna", ed e' anche per questo che in un governo regionale formato da 14 assessori ha preferito far prevalere sulle ambizioni personali legittime un criterio politico: "Per me - ha spiegato - il principale di questi criteri e' la parita' di genere". Quanto alle linee guida del suo prossimo governo, il presidente ha sottolineato che al sua sara' una giunta "con un'idea ancora piu' spigliata di cambiamento: il cambiamento non solo deve essere un orizzonte, deve essere un ritmo". "Il cambiamento - ha detto Vendola - e' nelle politiche, nella cultura: gli assessori confermati, dal punto di vista delle capacita' amministrative, della moralita' e della innovazione, sono dei punti di riferimento non solo per la Puglia". Il primo appuntamento per la nuova giunta della Regione Puglia e' per il 4 maggio. Il punto all'ordine del giorno sara' quello "suggerito dai Radicali", ovvero la "pubblicizzazione della condizione reddituale e patrimoniale degli assessori regionali". "Proporremo al consiglio regionale - ha concluso Vendola - di fare la stessa cosa". Il Velino, 27APR 10

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