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LA CRISI NON DISCRIMINA LE DONNE


LA CRISI SALVA LE DONNE, 80% ORDINARIA INTERESSA UOMINI

STRAORDINARIA GENNAIO-MAGGIO PER 66% A UOMINI E 34% DONNE

La crisi economica non fa discriminazioni e le aziende, di fronte al dilemma dei licenziamenti, hanno scelto di non penalizzare ulteriormente le donne che gia' fanno fatica a trovare un posto di lavoro. E' quanto emerge dalla disaggregazione dei dati relativi alla cassa integrazione tra gennaio e maggio, operata dall'Inps su richiesta del Ministero del Lavoro. Nel periodo in oggetto, infatti, la Cig ordinaria ha riguardato per il 79,4% uomini e per il 20,6% donne. Per la straordinaria, nello stesso periodo, la quota e' stata del 65,8% per gli uomini e per il 34,2% per le donne. ''I dati dimostrano che non si stanno verificando tendenze di di discriminazione di genere. Anzi, a perdere il lavoro sono piu' uomini che donne'' afferma all'ANSA la Consigliera nazionale per la parita' al ministero del Lavoro, Alessandra Servidori, che ha curato l'analisi dell'andamento della Cig per genere. Anche l'analisi dei rapporti di lavoro nelle diverse tipologie indicano la stessa tendenza a non penalizzare le donne. Ad esempio per i contratti di lavoro a tempo indeterminato, i lavori attivati hanno interessato per il 20,9% le donne e per il 26,7% gli uomini ma i lavori cessati hanno interessato per il 25,1% gli uomini e per il solo 16,7% le donne. "Con il 47,3% delle donne occupate - osserva la Consigliera nazionale di parità - restiamo ancora lontani dall'obiettivo di Lisbona per quanto riguarda l'occupazione femminile (60%), ma questi dati segnalano che il nostro sistema di ammortizzatori sociali ha tenuto''. ANSA - ROMA, 29 AGO 09

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