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GLI STATI CHE SOSTENGONO IL DIVIETO DEI SOCIAL MEDIA PER I BAMBINI

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A dicembre l'Australia ha approvato un divieto dei social media per adolescenti e bambini di età inferiore ai 16 anni, che si applica ad aziende quali Instagram, X e TikTok. La misura ha lo scopo di ridurre il “danno sociale” arrecato ai giovani australiani ed entrerà in vigore il 10 dicembre 2025. I giganti della tecnologia saranno soggetti a multe fino a 49,5 milioni di dollari australiani (31 milioni di dollari) se non rispetteranno le regole.

La nuova legge è stata approvata il 28 novembre 2024, con il sostegno della maggioranza dell'opinione pubblica. Tuttavia, il divieto totale ha suscitato reazioni negative da parte di diversi gruppi per i diritti dei bambini, che avvertono che potrebbe tagliare l'accesso a un sostegno vitale, in particolare per i bambini provenienti da contesti migratori, LGBTQIA+ e altre minoranze. I critici sostengono che potrebbe anche spingere i bambini verso aree meno regolamentate di Internet. La nuova legislazione è la più severa del suo genere a livello nazionale e arriva mentre altri paesi sono alle prese con il modo migliore per regolamentare la tecnologia in un mondo in rapida evoluzione.

I dati di un sondaggio Ipsos condotto nell'agosto 2025 mostrano che non sono solo gli australiani a sostenere il divieto totale dei social media per bambini e adolescenti. Come mostra il grafico seguente, in media sette intervistati su dieci nei 30 paesi oggetto dell'indagine hanno espresso lo stesso parere. In Francia, una percentuale ancora più alta di adulti (85%) ritiene che ai bambini di età inferiore ai 14 anni non dovrebbe essere consentito l'uso dei social media né all'interno né all'esterno della scuola. Questa opinione era molto meno diffusa in Germania (53%). Il consenso è cresciuto in molti paesi del mondo, con un numero sempre maggiore di intervistati che concordano sul fatto che tali divieti dovrebbero essere applicati in quasi tutti i paesi oggetto dell'indagine, ad eccezione di India, Thailandia e Ungheria, dove si è verificato il contrario.

Le opinioni sull'uso degli smartphone differivano a seconda della generazione. Mentre il 39% della Generazione Z ha dichiarato di sostenere il divieto di utilizzare gli smartphone a scuola, la percentuale era molto più alta tra le generazioni più anziane (69% dei Baby Boomer, 61% della Generazione X e 57% dei Millennial).

di Anna Fleck, 6 ottobre 2025, Continua a leggere:  Gli Stati Che Sostengono Il Divieto Dei Social Media Per I Bambini

Media e dintorni (Majority Supports Social Media Ban for Children)

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