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13 NOVEMBRE, GIORNATA MONDIALE DEI POVERI, OXFAM: 50% DI TAGLI ALLE SPESE SOCIALI

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Il nuovo rapporto di Oxfam e Development finance international (Dfi), pubblicato in occasione degli Annual meetings del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale, in programma dal 14 al 16 ottobre a Washington, passa in rassegna le politiche fiscali e del lavoro e alcuni capitoli della spesa pubblica (istruzione, sanità e protezione sociale) in 161 Paesi del mondo durante il primo biennio pandemico.

Nonostante il mondo abbia dovuto affrontare la peggiore crisi sanitaria degli ultimi cent’anni, metà dei Paesi a basso e medio-basso reddito ha registrato una contrazione della spesa sanitaria, in rapporto alla spesa pubblica complessiva. Quasi la metà di tutti i Paesi esaminati (77) sono stati interessati da tagli alla spesa sociale e il 70% dei Paesi ha ridotto la propria spesa per l’istruzione. Nonostante la povertà lavorativa e l’impennata dell’inflazione due terzi dei Paesi analizzati non hanno incrementato i salari minimi nel biennio 2020-2021. 143 governi su 161 non hanno fatto ricorso ad aumenti del prelievo sui redditi o sui patrimoni più elevati e 11 Paesi hanno persino ridotto il carico fiscale sui cittadini più facoltosi.

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