Stampa

Afghanistan, i talebani: tuteleremo i diritti delle donne sotto la Sharia

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

"Questo è un momento di orgoglio per l'intera nazione": esordisce così il portavoce dei talebani nella prima conferenza del movimento a Kabul. "Dopo 20 anni di lotte abbiamo liberato l'Afghanistan ed espulso gli stranieri", ha detto Zabihullah Mujahid davanti alle telecamere. Risultato al termine del quale però i talebani tendono un ramoscello d'ulivo ai Paesi occidentali, in primis agli Stati Uniti. "Vogliamo assicurarci che l'Afghanistan non sia più un campo di battaglia. Abbiamo perdonato tutti coloro che hanno combattuto contro di noi. Le animosità sono finite. Non vogliamo nemici esterni o interni", ha assicurato Zabihullah Mujahid.

E BORIS JOHNSON  APRE AI TALEBANI/ Il premier britannico, Boris Johnson, non ha escluso a priori un riconoscimento dei talebani. Parlando con l'omologo pakistano, Imran Khan, Johnson, riferisce Downing Street ha detto che un eventuale riconoscimento dei talebani avverrebbe "su base internazionale e non unilaterale" e sarebbe comunque "soggetto al rispetto degli standard concordati internazionalmente sui diritti umani e dell'inclusione". 

"Non vogliamo vedere il caos a Kabul. I nostri piani prevedevano di fermarci alle porte di Kabul per consentire il completamento senza scosse del processo di transizione". "Ma purtroppo il precedente governo era così incompetente...le sue forze di sicurezza non potevano far nulla per garantire la sicurezza. Dovevamo fare qualcosa. Dovevamo entrare a Kabul per garantire la sicurezza dei residenti”, ha aggiunto ancora Zabihullah Mujahid.

Mentre il mullah Abdul Ghani Baradar, cofondatore dei talebani, è rientrato in Afghanistan da Doha dove ha diretto l'ufficio politico del movimento, il portavoce dei ribelli islamisti ha anche spiegato che "nel nuovo Afghanistan governato dai talebani i media potranno proseguire le loro attività, ma senza andare contro i valori islamici".

"Siamo impegnati a favore dei media, nei nostri quadri culturali. I media privati potranno continuare le loro attivita'", ma vi sono "alcune richieste", ha proseguito. "Una è che l'Islam e' un valore molto importante, niente dovrebbe essere contro i valori islamici nelle attivita' dei media", ha sottolineato. "Percio' i valori islamici devono essere presi in considerazione nello sviluppo dei programmi", ha aggiunto, precisando che tuttavia "i media devono essere imparziali": "Possono criticare il nostro lavoro per farci migliorare", ha aggiunto Mujahid.

Sulle donne il portavoce dei talebani ha spiegato che il nuovo governo si impegnerà " per i diritti delle donne all'interno della Sharia. Lavoreranno fianco a fianco con noi. Non ci saranno discriminazioni". "Nessuno sarà danneggiato, non vogliamo avere problemi con la comunità internazionale", ha aggiunto, spiegando di avere il "diritto di agire secondo i nostri principi religiosi. Altri Paesi hanno approcci e regolamenti diversi, e gli afghani hanno il diritto di avere le proprie regole in accordo con i nostri valori".

 "Non ci sarà vendetta contro alcuno", "nessuno busserà alla loro porta e chiederà loro per chi abbiano lavorato. Saranno al sicuro, nessuno li interrogherà o darà loro la caccia", ha tranquillizzato ancora la cpomunità internazionale Zabihullah Mujahid, rispondendo a una domanda sul destino di traduttori e collaboratori delle potenze straniere in Afghanistan.

Intanto, secondo quanto riferisce Palazzo Chigi, a fronte dell'aggravarsi della situazione del Paese afghano e nel quadro dei contatti internazionali avviati sulla crisi, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto stamattina una conversazione telefonica con la cancelliera della Repubblica Federale di Germania, Angela Merkel. Nel corso del colloquio è stata discussa la protezione umanitaria di quanti hanno collaborato con le Istituzioni italiane e tedesche in questi anni e delle categorie piu' vulnerabili, a partire dalle donne afghane. Sono state inoltre approfondite le possibili iniziative da adottare in ambito Unione europea, G7 e G20 a favore della stabilità dell'Afghanistan e a tutela delle conquiste in materia di diritti umani e di liberta' fondamentali conseguite nel corso degli ultimi vent'anni. Colloqui che la Merkel ha esteso anche ai leader di Francia e Gran Bretagna e all'Alto commissario delle Nazioni unite per i rifugiati.

 

 

 

 

Fonte (click per aprire)