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"La società è molto più avanti della politica"

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

4 maggio 2021

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Il Ddl Zan, battezzato con il nome del suo relatore alla Camera, il deputato del Pd Alessandro Zan, è il disegno di legge ha come obiettivo il contrasto di omofobia, transfobia, misoginia e abilismo. In sostanza propone di estendere i passaggi del codice penale che già puniscono discriminazioni e violenze su base razziale, etnica o religiosa a quelle basate “sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere”, oltre a quelle basate sulla disabilità.

Il disegno di legge, fermo al Senato dopo il via libera della Camera nello scorso novembre, sta dividendo la politica per via della ferma contrarietà di alcune forze di governo (la Lega) e di opposizione (Fratelli d’Italia). In quest’intervista rilasciata a StyleAlessandro Zan spiega perché l’approvazione della legge che porta il suo nome è così importante.

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Onorevole Zan, chiariamo un punto importante: questa legge non tutela le minoranze, bensì protegge tutti i cittadini da episodi di violenza che riguardano disabilità, sesso, genere, identità di genere e orientamento sessuale.È esattamente così. Il crimine d’odio è particolarmente odioso perché colpisce qualcuno esclusivamente per la sua condizione personale, ovvero semplicemente perché esiste. Questo non è accettabile in un Paese civile, dove la nostra Costituzione impone alle istituzioni di tutelare i cittadini più esposti a discriminazioni, per rispettare a pieno il principio di uguaglianza.

Cosa risponde a chi dice che questa legge limita la libertà di espressione e di pensiero?È una fake news bella e buona, creata ad arte per spaventare l’opinione pubblica. Vengono applicati gli stessi criteri della legge Reale-Mancino che contrasta i crimini d’odio razziale, religioso, etnico. In altre parole, già in questa legge codificata nel codice penale, è stato stabilito da tempo il confine tra la libertà di espressione e quando questa espressione può diventare istigazione all’odio e alla violenza. Dunque la legge tutela sia la libertà di opinione, sia la dignità dell’essere umano.

Chi ha paura del ddl Zan?Le forze politiche e i movimenti che non guardano all’Europa dei diritti e della democrazia, ma a quei Paesi sovranisti che hanno creato tensioni e fratture all’interno dell’Unione Europea. Il riferimento è a Lega, Fratelli d’Italia che assurgono Polonia e Ungheria a modelli, Paesi guidati da leader che hanno fatto dell’omotransfobia e della compressione dei diritti delle donne una politica di governo ben precisa, come le “Lgbt free zone” polacche, il contrasto al diritto all’aborto o la negazione delle persone trans. Se in Italia riusciremo ad approvare la legge contro omotransfobia, misoginia e abilismo segneremo una rotta ben precisa, lontana dai modelli sovranisti, finalmente in linea con gli stati più avanzati.

Che problemi ci sono con la Lega?Bisognerebbe chiederlo alla Lega, che sta facendo una crociata contro una legge che esiste in tutti i Paesi europei avanzati, come Spagna, Francia, Germania, Belgio, perfino Montenegro e Cipro. Ne hanno fatto una battaglia ideologica, e questo è molto grave, perché stiamo parlando di tante persone che ogni giorno vengono discriminate e fatte oggetto di violenza. Non è accettabile speculare politicamente sulla pelle delle persone, contrastando una legge che dovrebbe essere bipartisan. Ricordo che in Francia questa legge è stata promossa e votata dalla destra di Chirac nel lontano 2004.

Finalmente la legge è stata calendarizzata, quali sono gli step successivi?Dopo la calendarizzazione, ovvero la messa in calendario dei lavori della commissione, inizierà l’iter vero e proprio, che comprende la discussione generale, eventuali audizioni, l’eventuale fase emendativa. Tutto dipenderà dal grado di ostruzionismo che verrà messo in campo dai partiti che si oppongono alla legge. Il mio auspicio, pur nel pieno rispetto delle prerogative dei senatori di discutere e di presentare emendamenti, è che la legge venga approvata così com’è senza ulteriori modifiche, per evitare il ritorno alla Camera e aumentare così il rischio di affossarla definitivamente.

Perché è importante che anche a scuola ci sia una sensibilizzazione nei programmi rispetto a questo tema come prevede appunto, questo disegno di legge?È importante che nelle scuole si insegni il rispetto verso tutte le persone a prescindere dalla loro etnia, dalla loro religione e dunque anche dalle loro condizioni personali, come orientamento sessuale e identità di genere. Il riconoscimento e la tutela di tutte le differenze è la premessa per una società più democratica, plurale e inclusiva, per contrastare fenomeni di bullismo, violenza e discriminazione.

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L’Italia è al 35esimo posto in Europa per accettazione sociale nei confronti delle persone LGBT. Lei definisce la sua legge tra le più moderne in Europa: ci spieghi perché.Perché è una legge che amplia lo spettro delle tutele a tutte quelle vittime che sono considerate maggiormente vulnerabili. Infatti coniuga l’aspetto sanzionatorio con un ventaglio di azioni positive, come la creazione dei centri antidiscriminazione e le case rifugio, strutture volte all’assistenza e alla protezione delle vittime di violenza. Inoltre viene introdotta la strategia dell’Unar (Ufficio nazionale contro il razzismo e le discriminazioni) che prevede una serie di progetti finanziati dall’Unione Europea contro ogni forma di discriminazione e bullismo.

Sui social trova un grande supporto, tantissime persone in questi giorni, tra cui molti artisti e cantanti hanno risposto alla call to action fotografandosi con la scritta DDL ZAN sul palmo della mano nei post accompagnati dall’hashtag #diamociunamano.Sì, la campagna lanciata da Vanity Fair, con Alice Pagani in copertina, ha lanciato un’onda che ora sta spingendo la legge dalla società civile. Ho sempre sostenuto che le battaglie di civiltà si vincono in primis fuori dai palazzi delle istituzioni e della politica, e questo sta accadendo. Devo ringraziare tutti gli artisti che si stanno tutt’ora spendendo per l’approvazione, come Tiziano Ferro, Elodie, Fedez, Levante, il loro aiuto è prezioso e fondamentale, e dimostra, come dicevo, che questa è una conquista a favore di tutta la società, non di una parte politica.

Secondo lei, la nostra società è pronta ad accogliere tutte le forme d’amore e di famiglia?La nostra società è molto più avanti della politica, e la grande mobilitazione a sostegno della legge lo dimostra. Tutte le forme d’amore e di famiglia, come quelle omogenitoriali, non vanno accolte semplicemente perché sono realtà. E la realtà non si accoglie, si riconosce, e questo è il compito delle istituzioni e della politica.

Questa sua battaglia per i diritti civili è davvero importante, lei pensa di vincerla?Penso che questa legge verrà approvata, ma non sarò io a vincerla. La vincerà il Paese, che attende questo passo di civiltà da quasi 30 anni. È tempo di prendere questo treno.

 

 

 

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