Il Comitato delle Donne del CNRI chiede un'azione urgente per liberare la madre di un attivista, Shahnaz Akmali

Il Comitato delle Donne del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana ha pubblicato un appello alle organizzazioni internazionali per i diritti umani e i diritti delle donne, agli attivisti per i diritti delle donne, all'Alto Commissario dell'ONU per i Diritti Umani, all'Inviato Speciale sulla Situazione dei Diritti Umani in Iran e all'Inviato Speciale dell'ONU sugli Arresti Arbitrari, perché prendano misure urgenti ed efficaci per liberare Shahnaz Akmali, madre di un ragazzo ucciso dalle forze di sicurezza durante le rivolte del 2009.

Gli agenti del Ministero dell'Intelligence (MOIS) hanno arrestato Shahnaz Akmali in casa sua il 25 Gennaio 2017 e l'hanno trasferita nella Sezione 209 del carcere di Evin.

Il figlio di Shahnaz Akmali, Mostafa Karimbeigi, 26 anni, è stato ucciso dalle guardie rivoluzionarie del regime durante le proteste del 27 Dicembre 2009. Per due settimane la famiglia aveva cercato ovunque, fino a che non aveva ritrovato il suo corpo nell'Ufficio del Medico Legale di Kahrizak. Il quel periodo il Ministero dell'Intelligence minacciava continuamente la famiglia. Dopo aver ritrovato il corpo di Mostafa gli agenti del MOIS non gli hanno consentito di seppellirlo a Teheran e la famiglia è stata costretta a seppellirlo fuori della capitale senza la celebrazione di una cerimonia funebre.

Negli ultimi anni Shahnaz Akmali ha chiesto che vengano perseguiti i responsabili dell'assassinio di suo figlio. La sua famiglia è stata sempre sotto pressione e minacciata dal Ministero dell'Intelligence.

Comitato delle Donne del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana

8 Febbraio 2017