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Marcia delle donne: 20 cartelli ironici e geniali che hanno colorato la protesta

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Non solo “girl power”. Le centinaia di migliaia di persone in marcia in tutto il mondo per sostenere i diritti delle donne si sono fatte “sentire” con slogan e frasi ironiche scritti su cartelli di ogni tipo.

Dalla rivendicazione dei diritti alla protesta contro il neopresidente Trump, gli striscioni dei manifestanti hanno illustrato nei modi più fantasiosi le ragioni della marcia.

Ecco 20 cartelli che non sono passati inosservati.

1.

“La prima presidente donna si trova probabilmente in questa folla. #iosonoconlei”

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2.

“Non posso ancora camminare, ma marcerò lo stesso”

(Foto: Getty)

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3.

“È così grave che persino gli introversi sono qui”

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4.

“Le mie braccia sono stanche di tenere questo cartello dagli anni ’60”

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5.

Gioco di parole col titolo della canzone “We Shall Overcome” (Avremo la meglio), un inno di protesta pacifista simbolo delle lotte per i diritti civili negli Stati Uniti.

In questo caso la parola “Overcome” è sostituita da “Overcomb”, il “riporto” dei capelli. Un chiaro riferimento all’acconciatura del nuovo presidente.

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6.

“Donald Trump usa il Comic Sans”. Il Comic Sans è uno dei tipi di carattere più usati nei computer Microsoft, ma anche uno dei più deprecati da grafici e designer.

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7.

“Il posto di una donna è nella resistenza”, con l’immagine di Carrie Fisher nei panni della Principessa Leila di Star Wars.

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8.

“My mama don’t like you and she likes everyone” (A mia mamma non piaci e lei adora chiunque), canta Justin Bieber nella sua hit Love Yourself.

Un testo che questo bimbo ha adattato al neopresidente Trump.

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9.

Il celebre ritornello della canzone “Girl just want to have fun” diventa “Girl just want to have fun-damental rights”, le ragazze vogliono solo avere i diritti fondamentali.

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10.

“Quando Voldermort è presidente ci vuole una nazione di Hermione”, un riferimento all’impegno di Emma Watson per i diritti delle donne.

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11.

“Non vorrei essere il tizio che ha fatto arrabbiare tutte queste donne”

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12.

“Io non sono nata da una tua costola, tu sei nato dalla mia vagina”

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13.

Una parodia dei discorsi di Trump. Su questo cartello il neopresidente è ritratto recitare il suo solito ritornello, questa volta in riferimento ai cartelli di protesta.

“Io conosco i cartelli, faccio i migliori cartelli, i miei cartelli sono stupendi, lo sanno tutti”

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14.

La Madonna di Guadalupe in versione vagina

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15.

“Non il mio Fuhrer”. Questo cartello porta lo slogan anti-Trump “Not My President” a un livello di critica superiore.

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16.

“No”, firmato Rosa Parks, l’attivista statunitense simbolo del movimento per i diritti civili, famosa per aver rifiutato nel 1955 di cedere il posto su un autobus a un bianco.

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17.

“Non posso credere di dover ancora protestare contro questo schifo”, dice una signora anziana.

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18.

“Io amo i giornalisti”, provoca una manifestante in relazione al dichiarato odio di Trump nei confronti della stampa.

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19.

“Adesso hanno fatto arrabbiare nonna”

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20.

“Siamo le nipoti delle streghe che non siete riusciti a bruciare”

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