Stampa

Pordenone, femminicidio: uccide la compagna a coltellate a Roveredo

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

È arrivato in Questura con le mani ancora sporche di sangue, dopo aver ucciso la compagna con numerose coltellate al collo. È accaduto la notte scorsa a Roveredo in Piano, in provincia di Pordenone. La vittima, Aurelia Laurenti, 33 anni, era la mamma di due bambini di 8 e 3 anni. I piccoli, che la donna avrebbe avuto dall'omicida, non hanno assistito alla tragedia perché' avevano trascorso la notte dai nonni materni. L'assassino, che si è costituito in Questura a Pordenone ancora con le mani sporche di sangue, si chiama Giuseppe Forciniti, ha 33 anni, faceva l'infermiere ed è originario di Cosenza. L'uomo si era trasferito in Friuli molti anni fa. Insieme con la compagna era andato a vivere a Roveredo nel 2013, nella villetta dove nella notte la donna è stata uccisa. Si è costituito ed è stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario pluriaggravato.

imageimage

Sul posto è giunto poco dopo anche il pubblico ministero di turno, Federico Facchin, che, completati i primi accertamenti, ha diposto l'arresto dell'uomo.   Rossana Rovere, già presidente dell'Ordine degli avvocati della provincia di Pordenone, che l'uomo accusato di aver ucciso la compagna aveva scelto come difensore, ha rinunciato all'incarico. La legale, da sempre impegnata nella difesa dei diritti delle donne, stamani è stata chiamata dalla Questura in quanto indicata come avvocato di fiducia dal sospettato.

"Non sono serena, non posso accettare l'incarico - ha fatto sapere Rovere - l'indagato mi conosceva e ha indicato me quando gli è stato chiesto chi dovesse patrocinare la sua difesa, ma non posso accettare l'incarico. In questi minuti si sta procedendo a indicare l'avvocato d'ufficio: io non posso assumere le difese di quest'uomo, dopo una vita e una carriera spese a promuovere la tutela dei diritti delle donne".

imageimage

Fonte (click per aprire)