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Ue: Borrell, Afghanistan e Cina a Consiglio esteri, su Libia nessuna novità

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Bruxelles, 29 mag 18:01 - (Agenzia Nova) - Al Consiglio Affari esteri dell'Unione europea che si è tenuto oggi in videoconferenza si è parlato di Afghanistan e, soprattutto di Cina. Assente dall'agenda, invece, la Libia. Lo ha detto l'Alto rappresentante dell'Unione europea per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, in conferenza stampa. "In vista della conferenza di impegno internazionale che si terrà a novembre a Ginevra, vogliamo chiarire che il nostro futuro sostegno politico e finanziario" all'Afghanistan "sarà fortemente legato all'impegno delle parti in conflitto per un significativo processo di pace e il mantenimento dei risultati di gli ultimi anni, in particolare per quanto riguarda i diritti delle donne e dei bambini", ha detto Borrell dopo aver parlato delle conclusioni adottate dal Consiglio. "Ma il problema principale che abbiamo affrontato era il nostro rapporto con la Cina. Questo era l'obiettivo principale di questo Consiglio", ha continuato. "La rivalità tra Stati Uniti e Cina sta diventando un fattore di strutturazione del mondo post-coronavirus" e nella riunione "abbiamo concordato sulla necessità di rafforzare una politica basata sui nostri interessi e sui nostri principi", ha aggiunto. "Siamo tutti d'accordo sul fatto che è impossibile mettere le nostre relazioni con la Cina in una singola scatola: è troppo complesso. Non rientra in una singola categoria. È un alleato o un rivale? Un partner o un concorrente? È entrambi. È difficile immaginare che possiamo risolvere la sfida climatica mondiale senza una forte partnership tra Europa e Cina. La Cina è ancora un po' meno del 30 per cento delle emissioni mondiali", ha proseguito Borrell rilevando come d'altra parte, Pechino sia "un rivale sistemico, un concorrente, un partner, un alleato, un rivale. Tutto allo stesso tempo". Motivo per il quale, ha sottolineato, si tratta di "una relazione complessa che non può essere ridotta a una singola dimensione" e per questo "sviluppare una relazione unificata ed equilibrata con un potere globale come la Cina, è qualcosa che dovremo affrontare nel prossimo futuro". (segue) (Beb)

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