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Vox, il partito che in Spagna odia le donne - LetteraDonna

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Nel weekend la Spagna è tornata a votare alle elezioni generali per la quarta volta in quattro anni. A vincere è stato il Partito Socialista di Pedro Sánchez che (pare), ha trovato l’accordo con Unidas Podemos per governare in coalizione. A vincere, però, è stato in un certo senso anche il partito di ispirazione franchistaVox, che guidato da Santiago Abascal alle urne è arrivato terzo, raccogliendo il 15,1% dei voti e dunque 52 seggi, a fronte dei 24 ottenuti ad aprile. L’ascesa di Vox, in un Paese che in passato si è distinto per il suo progressismo, non può che allarmare l’Europa.

CHIARAMENTE ANTIFEMMINISTA

Vox non è solo fieramente franchista e sovranista, contro l’immigrazione e l’autonomia Catalana. È anche un partito dichiaratamente antifemminista, schierato a sfavore delle norme che sostengono i diritti delle donne e delle leggi varate per punire la violenza di genere. Per capire quanto ciò sia vero, basta fare un salto in Andalusia dove a gennaio 2019 la condizione posta da Vox per un accordo con i Popolari fu esattamente l’abolizione della legge regionale sulla violenza di genere, un pericoloso strumento nelle mani di «femministe suprematiste che denunciano ingiustamente gli uomini per abusi mai subiti». E proprio in Andalusia, non a caso, il leader del partito era Francisco Serrano, giudice che espulso dalla magistratura per le sue sentenze contro le madri si è dichiarato vittima del «jihadismo di genere».

DALLA PARTE DEGLI UOMINI

Durante la sua esistenza politica, Vox ha (in ordine sparso) chiesto «la soppressione degli organismi femministi radicali sovvenzionati», si è espresso in «difesa della vita dal concepimento alla morte naturale», ha invocato «alternative per le donne con gravidanza indesiderata», ha proposto di «derogare alla legge sulla violenza di genere» sostituendole con una norma in grado di proteggere allo stesso modo anziani, uomini, donne e bambini. Non solo: ha anche sostenuto l’ampliamento del permesso di maternità a 180 giorni, senza però nemmeno menzionare la possibilità di un congedo parentale per i padri. In generale, il partito antifemminista Vox, che è stato fondato il 17 dicembre 2013 da alcuni membri dissidenti del Partito Popolare, sogna il ritorno a una società basata sulla figura dell’uomo che lavora e ricopre i ruoli di potere, affiancato dalla donna casalinga, che si prende cura delle faccende domestiche e dei figli. Un ritorno a una dinamica tipica degli Anni ‘60, del franchismo insomma, in grado di affascinare più di un nostalgico in Spagna. Anche grazie, forse, a uno dei tanti spot lanciati da partito, in cui alcune giovani donne criticano il «burqa ideologico del femminismo» sostenendo poi Rocío Monasterio, presidente della sezione di Madrid che a marzo 2019 ha respinto lo sciopero indetto in occasione della Giornata Internazionale della Donna firmando per Vox un manifesto dalle forti tinte misogine.

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