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Space App Challenge a Napoli alla presenza del console Usa

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

imageIn foto Mary Avery

Promosso dalla NASA e organizzato a Napoli dall’ufficio Public Affairs del Consolato Generale, l’edizione partenopea dello Space App Challenge di questo intenso weekend , ha coinvolto circa 200 partecipanti organizzati in 18 squadre: nelle 48 ore di hackathon si sono sfidati a colpi di app e soluzioni innovative e creative per vincere il titolo di Galactic Problem-Solver. La Console americana a Napoli per la Stampa e la Cultura Karen Schinnerer – insieme ai rappresentanti delle altre istituzioni co-partner – ha premiato i dieci componenti del team primo classificato, i “Seaherd”, che hanno sviluppato il progetto “Jellybot” con l’obiettivo di eliminare la microplastica negli oceani. Secondo posto per gli “Apollo 11”: la loro app “Greenification” nasce per combattere il cambiamento climatico attraverso le piante. Medaglia di bronzo al gruppo “Space Jam” che ha sviluppato in modo creativo un progetto per le future rotte turistiche su Nettuno, tema sviluppato anche dal gruppo “Chronos”, vincitore del premio speciale messo in palio quest’anno dal Center for Near Space. Due giorni prima dell’hackathon, per celebrare il quinto compleanno di Space Apps Naples e per dare il via all’evento, l’ufficio Public Affairs ha organizzato un’intera giornata con Nagin Cox, ingegnere e relatrice della NASA/ Jet Propulsion Laboratory (JPL). Dopo avere dialogato con circa 150 studenti dell’Università Federico II sottolineando come la ricerca e la collaborazione nello Spazio non abbiano confini e coinvolgano numerosi partner italiani e internazionali, la Cox ha incoraggiato gli studenti a usare in modo efficace le occasioni di network per prepararsi a future opportunità di lavoro legate al vasto campo dell’esplorazione spaziale. Dopo l’incontro, Nagin Cox ha brindato ai 5 anni di Space Apps con la Console Generale Mary Avery da poco insediata a Napoli sostituendo Mary Ellen Countryman, i co-organizzatori dell’hackathon, i partecipanti e gli alumni di Space . Il 12 Ottobre presso l’Osservatorio Astronomico Beppe Forti di Montelupo Fiorentino si è tenuta intanto la conferenza di Nagin Cox, ingegnere Capo della NASA-JPL, responsabile della missione che ha portato i robot della NASA su Marte e del progetto che ha dato vita a Keplero, un enorme telescopio spaziale orbitante intorno al Sole. La signora Cox è impegnata da oltre venti anni nei più avveniristici progetti statunitensi di esplorazione spaziale. Quello del 12 ottobre non e’ stato soltanto un incontro di alto livello per appassionati della scienza e della tecnologia, ma anche un racconto di una piccola grande storia individuale: quella di una ragazza non particolarmente fortunata dal punto di vista dell’origine sociale, che, partendo dalla passione per la fantascienza e dopo l’arruolamento nell’Air Force, ebbe la possibilità di frequentare la Cornell University, riuscendo finalmente a riscattarsi a livello sociale. Oggi la Cox è una figura già leggendaria delle esplorazioni spaziali, ma è anche una donna che testimonia con la propria storia personale un grande impegno sul fronte della difesa dei diritti delle donne.

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