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Lib(e)randoci, la recensione di "Medea" di Euripide (2012)

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

La tragedia greca porta in sé il nucleo di quella che sarà successivamente tutta la letteratura mondiale. Lo stile, quello teatrale, rende vivi i personaggi, che non sono altro che espressione di sentimenti umani che ci parlano di situazioni di vita. Ed è così che in Euripide e nella sua Medea troviamo le tracce di emozioni, affetti, reazioni che sono vive e vissute ancora oggi. Medea viene tradita dal marito Giasone, che decide di sposare la figlia del re di Corinto e di ripudiare Medea esiliandola. Contraria a una vita da subalterna, Medea decide di non subire il destino impostole ma di uscirne a modo suo, vendicandosi del tradimento. In Medea si ritrovano temi come la rivendicazione della parità di diritti delle donne che, al contrario di quanto si pensi, hanno dignità di esistenza da millenni. Le metodologie di Medea però sono figlie del suo tempo e di un rincorrere la vendetta a tutti i costi. Un testo forte, intenso, attuale. Un’opera da leggere e assimilare, che parla al cuore.

Se fosse cibo:Dolmades: involtini di foglie di vite con riso, carne e prezzemolo.

Racchiuso in una frase:Quale vantaggio è per me vivere? Io non ho più una patria, non una casa, né scampo dai mali. Ho sbagliato allora, quando ho abbandonato la casa paterna, persuasa dalle parole di un greco, il quale, con l’aiuto degli dèi, mi pagherà il fio. (p. 77)

Edizione utilizzata:EURIPIDE, Medea, Rizzoli (Edizione speciale per Corriere della Sera), Milano 2012.

Dove trovare il libro:E’ facilmente reperibile in tutte le librerie sui siti dei maggiori e-commerce italiani (lafeltrinelli.it, mondadoristore.it, ibs.it) e nelle bancarelle online dell’usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it).

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