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La storia di Lady Mary Wortley Montagu, la donna che lottò contro il vaiolo

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

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Fin dall’antichità, le donne hanno contribuito in maniera significativa allo sviluppo scientifico. Medici, fisiche, matematiche, biologhe: la storia abbonda di donne che hanno fatto della scienza la loro ragione di vita, molto spesso incontrando difficoltà e pregiudizi da parte di una società che non riconosceva loro il giusto peso e l’enorme contributo che hanno dato al settore scientifico. Nell’ultimo secolo molte cose sono cambiate, ma forse oggi il cammino per certi aspetti è ancora disseminato di difficoltà. In questa rubrica racconteremo di donne tenaci e appassionate che non si sono mai arrese di fronte a un mondo dominato da uomini, e delle loro conquiste che hanno contribuito a cambiare (in meglio) il mondo in cui viviamo.

Bella, aristocratica, coraggiosa: Lady Mary Wortley Montagu ha incarnato lo spirito della donna moderna ed emancipata in un’epoca in cui le donne facevano molta fatica ad affermare il proprio pensiero. Nata in una famiglia dell’aristocrazia inglese, Lady Mary fin da giovanissima rifiuta le convenzioni e scappa con il suo futuro marito, destinato a diventare un’importante membro del Parlamento Inglese. Dall’isolata campagna, si trasferiscono a Londra, dove Lady Mary diventa un personaggio di spicco dell’alta società. Scrittrice, poetessa e intellettuale, frequentò e divenne amica di importanti personaggi del mondo della cultura e della scienza: da Mary Astell, una paladina dei diritti delle donne, ad Alexander Pope, uno dei maggiori poeti inglesi del Settecento, noto soprattutto per la sua vena satirica. Quando il marito divenne ambasciatore, la coppia si trasferì a Istanbul, dove Lady Mary studiò gli usi e costumi orientali, raccogliendo tantissime informazioni nel libro Turkish Embassy Letters, che diventerà una preziosa testimonianza per i futuri orientalisti.

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William Powell Frith, Alexander Pope mentre dichiara il suo amore a lady Montagu

BBC

Il soggiorno in Oriente fu fondamentale per la vita e il percorso di Mary Wortley Montagu: la studiosa è infatti considerata una figura chiave per la diffusione dei vaccini in Occidente. Ma andiamo per gradi. Nell’Impero Ottomano, Lady Mary, da sempre attenta e sensibile alla condizione delle donne, visitò gli Zenana, ovvero le stanze riservate alle donne, dove spesso vivevano segregate. Proprio in questi luoghi, vide per la prima volta praticare la variolizzazione, ovvero un metodo di protezione dal vaiolo che consisteva nell’inoculare, nel soggetto da immunizzare, del materiale prelevato da lesioni vaiolose o dalle croste di pazienti non gravi. La donna è entusiasta di questa scoperta, ma non solo: è talmente convinta della validità del metodo, che lo applica sul proprio figlio Edward e cerca in tutti i modi di convincere le autorità inglesi ad adottare la tecnica per combattere il vaiolo su vasta scala. Insomma, mise in atto la prima campagna vaccinale della storia. Tenacissima, alla fine riesce a convincere anche i suoi amici a sottoporsi al trattamento, diffondendo la variolizzazione in tutto il Paese, ma non solo. La pratica si diffuse anche nel resto dell’Europa e arrivò in America. Quella che sembrava essere una vera e propria rivoluzione, incontrò però pareri molto discordanti e perplessità, anche se in molti continuarono a farsi inoculare questo “vaccino ante litteram”.

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Lady Mary Wortley Montagu in abiti ottomani

BBC

La battaglia di Lady Mary era fortemente sentita perché combattuta in prima persona: suo fratello era infatti morto di vaiolo e lei stessa ne era rimasta sfigurata, le sue sofferenze furono così acute che rischiò la sanità mentale. La sua bellezza era stata deturpata, ma la sua forza non era stata scalfita dalla malattia. Volle a tutti i costi proteggere i suoi figli facendoli inoculare, convinse moltissimi medici a diffondere questa pratica, vincendo le resistenze di molti che la ritenevano un retaggio orientale poco in linea con la moderna medicina. Dopo pochi anni sarà un uomo, Edward Jenner, a perfezionare la terapia e a inventare i veri e propri vaccini, sulla scia delle scoperte e della campagna vaccinale di Mary Wortley Montagu. Pur essendo una letterata e una poetessa, il suo nome è fondamentale per la scienza e il progresso medico: è stata lei a porre le basi di quella che sarà una delle invenzioni più importanti della storia della medicina. Senza dimenticare il grande numero di persone che, grazie a lei, si salvarono da una malattia che all’epoca era un vero e proprio flagello.

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