Stampa

ad un anno dall'arresto di Nasrin Sotoudeh. La sua colpa? La difesa dei diritti umani

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

È trascorso un anno da quando Nasrin è stata arrestata; oggi la FIDH riflette su questo lungo anno di detenzione

Il 13 giugno 2018, il noto avvocato iraniano Nasrin Sotoudeh, una figura importante nella lotta per i diritti umani, è stata arrestata e detenuta. Mesi dopo, nel marzo del 2019, è stata condannata a 33 anni e 148 frustate, in seguito a un processo iniquo. Le accuse contro di lei includono incoraggiare la prostituzione, disturbare l’ordine pubblico e “l’assemblea e la collusione con l’intenzione di commettere un crimine contro la sicurezza nazionale”. In realtà, Nasrin Sotoudeh ha semplicemente difeso i diritti umani, una missione per cui è stata impegnata per anni, in particolare i diritti delle donne iraniane di scegliere liberamente come vestirsi e parlare, rappresentando le donne manifestanti che hanno rimosso il loro velo per protestare contro il codice di abbigliamento obbligatorio dell’Iran per le donne.

È trascorso un anno da quando Nasrin è stato arrestata; oggi la FIDH riflette su questo lungo anno di detenzione. Separata dai suoi due figli e da suo marito, l’attivista Reza Khandan, Nasrin ha rifiutato di appellare la sentenza per protestare contro il processo iniquo. Questa straordinaria determinazione a lottare per ciò che è giusto, al prezzo della sua stessa libertà e salute – in precedenza ha fatto scioperi della fame – è al centro dell’impegno di Nasrin per i diritti umani.

Questa non è la sua prima volta in prigione; è stata arrestata nel 2010 è rimasta in prigione fino al 2013. Solo dopo un’intensa mobilitazione internazionale, tra cui le Nazioni Unite che dichiarano la sua detenzione arbitraria e illegale nel 2011 e la sua vittoria al Premio Sakharov del 2012 per la libertà di pensiero del Parlamento europeo, è stata finalmente liberata nel 2013. Nel 2015 le autorità l’hanno punita ancora una volta per il suo lavoro sui diritti umani, revocando la sua licenza per esercitare la legge. Per protesta, Nasrin ha picchettato per nove mesi il quartier generale dell’Iran Bar Association.

Nell’aprile 2019, Nasrine Sotoudeh è stata nominata cittadina onoraria di Parigi.

La FIDH resta a sostegno di  Nasrin Sotoudeh, mobilitando le Nazioni Unite per agire e condurre campagne mediatiche per sensibilizzare sulla sua ingiusta detenzione. Al suo rilascio dalla prigione nel 2013, un documentario supportato dalla FIDH è stato dedicato a lei. Questo estratto toccante dal documentario si svolge in un taxi iraniano.

La FIDH continua a chiedere instancabilmente la liberazione incondizionata di Nasrin e di tutti gli altri difensori dei diritti umani imprigionati in Iran.

Credito all’artista iraniano-francese A.Z. Kiaray, che ha gentilmente offerto l’uso della sua arte per questo articolo.

Fonte (click per aprire)

Aggiungi commento

I commenti sono soggetti a moderazione prima di essere pubblicati; è altrimenti possibile avere la pubblicazione immediata dei propri commenti registrandosi ed effettuando il login.


Codice di sicurezza
Aggiorna