Stampa

Sciopero nazionale delle donne in Svizzera: più parità

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

frauenstreik

di Giuliana Ferraino

Si chiama semplicemente «Frauenstreik», lo sciopero nazionale delle donne, che in Svizzera oggi scendono in piazza con lo slogan «Paga, tempo, rispetto!»per manifestare contro il ritardi sulla parità dei diritti delle donne e delle famiglie. A dispetto dell’alto tenore di vita e di reddito, la Svizzera, uno dei Paesi più ricchi del mondo, resta indietro rispetto ad altre economie avanzate sulla parità di salario e l’uguaglianza di genere sul posto del lavoro. Un ritardo storico. Nella Confederazione elvetica le donne hanno ottenuto il diritto di voto soltanto nel 1971, mentre fino al 1985 avevano bisogno del permesso del marito per lavorare o aprire un conto in banca. E il congedo di maternità retribuito per legge risale appena al 2005.

Non è la prima volta che le donne scioperano in Svizzera. Era successo anche nel 1991, quando erano scese in piazza oltre mezzo milione di lavoratrici, 5 anni prima dell’entrata in vigore della legge svizzera sull’Uguaglianza di genere. Quella legge vieta la discriminazione sul posto di lavoro e le molestie sessuali e protegge le donne dai pregiudizi o dal licenziamenti per gravidanza, stato civile o genere. Ma più di 20 anni dopo, le donne sostengono che continuano a guadagnano meno degli uomini, devono fare i conti con domande di routine sulla loro competenza e subire condiscendenza e paternalismo sul lavoro.

'); }

«E’ giunto il momento di prendere finalmente quelle misure affinché le donne possano avere il giusto posto nel processo decisionale e difendere i loro interessi a tutti i livelli della società», sostiene Adele Thorens, una politico di 48 anni per il Partito dei Verdi a Losanna. «Il soffitto di vetro esiste davvero, il modo di trattare le donne è diverso dal modo in cui trattano gli uomini», denuncia all Reuters Lynn Bertholet, manager sessantenne transgender di una banca privata a Ginevra. «Lo so bene, perché ho vissuto la maggior parte dei mia esistenza come un uomo».

Nelle scuole di Zurigo insegnanti, babysitter e badanti scioperano per una migliore retribuzione nei ruoli dominati dalle donne e per un migliore equilibrio famiglia-lavoro, chiedendo un ruolo più attivo ai padri nella cura dei bambini. Le donne svizzere guadagnano circa il 20% in meno degli uomini. La situazione è migliorata rispetto al 1991, quando il gap ammontava a un terzo, ma la situazione in realtà è peggiorata dal 2000, indicano i dati dell’Ufficio federale di statistica. E nel settore bancario, punta di diamante dell’economia svizzera, le differenze salariali salgono al 24% secondo uno studio pubblicato la scorsa settimana scorsa dal sindacato svizzero degli impiegati di banca.

«Scioperiamo perché le donne guadagnano meno per lo stesso lavoro, sono superate nelle promozioni, e sono scarsamente rappresentate a livello esecutivo e anche perché nei lavori tipicamente femminili di solito sono poco pagate», ha scritto il collettivo Zurigo co-organizzatore del Frauenstreik in un manifesto.

A protestare sono anche le donne al lavoro nelle comunità rurali. Secondo l’Associazione elvetica delle lavoratrici agricole, 31 mila donne ricevono copertura previdenziale e pensionistica scarsa o nulla. In media le lavoratrici agricole lavorano 63 ore a settimana, ma solo il 30% di loro ha diritto ale prestazioni di previdenza sociale e pensione.

La discriminazione esiste anche nel mondo dello sport, come testimonia Anne-Flore Marxer, 35 anni, atleta professionista di snowboard. «Nelle gare di free ride il primo sciatore maschio riceve 8 mila dollari, invece la prima sciatrice di snowboard prende 4 mila dollari per la stessa gara, nello stesso giorno, sulla stessa montagna».

image
image
'); } if (window.googletag && googletag.apiReady) { refreshBatchPageSlots("Bottom2","/Bottom2", "rcsad_Bottom2"); } else { document.addEventListener('eventDFPready', function (e) { refreshBatchPageSlots("Bottom2","/Bottom2", "rcsad_Bottom2"); }, false); }
image
image

di Andrea Federica de Cesco

image

di Cimpanelli, Cavalcoli, Gambarini

image
image
image
image

Fonte (click per aprire)

Aggiungi commento

I commenti sono soggetti a moderazione prima di essere pubblicati; è altrimenti possibile avere la pubblicazione immediata dei propri commenti registrandosi ed effettuando il login.


Codice di sicurezza
Aggiorna