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Chi è Margarita Zavala, la pasionaria che potrebbe guidare il Messico

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Barbara Massaro

- 24 aprile 2018

Una lunga storia d'amore. E' quella tra Margarita Zavala e la politica.

Già a 17 anni, infatti, l'ex First Lady che potrebbe diventare la prima donna alla guida del Messico, era leader giovanile del partito di destra Partido Acciòn Nacional.

Chi è Margarita Zavala

Nata 51 anni fa a Città del Messico Margarita ha sempre avuto il suo Paese nel cuore e ha unito alla passione per la politica quello per la legge laureandosi in giurisprudenza presso la Escuola Libre de Derecho

Nell'ambito della sua attività politica giovanile la Zavala il cui nome completo è Margarita Ester Zavala Gómez del Campo ha conosciuto Felipe Calderón Hinojosa. Era il 1984 e da allora i due non si sono mai più seperati. Entrambi iscritti al PAN dopo 6 anni di fidanzamento si sono sposati e dalla loro unione sono nati tre figli: María (1997), Luis Felipe (1999) e Juan Pablo (2003).

Una passione di famiglia

Amore e passione politica hanno accompagnato la coppia per tutta la vita.

Se, negli anni dopo la laurea, Margarita ha messo al primo posto l'avvocatura esercitando in diversi studi e insegnando diritto presso l'Università iberoamericana, presto il richiamo per l'impegno nella cosa pubblica prese il sopravvento e già nel 1991, a 24 anni, divenne consigliere comunale presso l'assemblea legislativa di Città del Messico e consigliere nazionale del PAN per poi essere eletta al Parlamento nazionale dove, tra il 2003 e il 2006 ricoprì il ruolo di deputato impegnandosi in primo luogo per la parità di genere e per i diritti delle donne.

Da pasionaria a First Lady

Nel 2006, però, Margarita decise di fermarsi per cedere il passo e nello stesso tempo accompagnare il marito Felipe Calderón Hinojosa nella sua corsa vittoriosa verso l'elezione a Presidente del Messico (carica che ricoprì fino al 2012).

Nel corso di tutta la sua attività politica il tema assiale del suo pensiero e del suo impegno è sempre stato quello dei diritti delle donne.

Già nel 1995 fu delegata per il Messico alla Conferenza Mondiale per i diritti delle donne e dal 1999 al 2003 ha occupato il ruolo di Secretaria Nacional de Promoción Política de la Mujer all'interno del suo partito. 

Anche nel corso della Presidenza del marito Margarita Zavala ha perseguito il suo impegno a favore delle donne ricoprendo il ruolo di Presidente del SNDIF, l'organo nazionale che si occupa dei diritti delle donne e dei bambini.

Lo strappo col partito

Margarita è una pasionaria, una donna dalle idee chiare e con paura di poche cose tanto è vero che, dopo 33 anni di militanza nel PAN, nel 2015 ha avuto il coraggio di lasciare il partito a causa delle divergenze d'opinione con il leader dell'Acciòn Nacional Ricardo Anaya Cortés.

Contestualmente, via social network, la Zavala ha ufficializzato la scelta di correre come indipendente alle Presidenziali messicane che si terranno il prossimo primo luglio.

Cercare di ottenere il via libera per la candidatura, però, è stato tutt'altro che semplice. La donna, già due anni fa, ha cominciato un capillare lavoro sul territorio per conquistare firme e credibilità e potersi presentare davanti all'INE (Instituto Nacional Electoral) con il numero di firme necessarie perché la sua candidatura fosse avvallata.

Yo con México

Il raggiungimento dell'obiettivo e la presentazione della sua lista personale chiamata Yo con México è stato un traguardo storico per una candidata indipendente e per giunta donna ma, in questo modo, ha attirato l'attenzione di tutto il Paese diventando tra le più papabili alla vittoria finale.

Cattolica, conservatrice, antiabortista Margarita Zavala rappresenta un ideale di femminismo di destra estremamente contemporaneo dove si parla di parità di genere e di ruolo della famiglia nella società, di sicurezza per le strade e violenza sulle donne, di tradizione e riforme in un connubio dall'indubbio contenuto politico che dovrà fare i conti con il tradizionale maschilismo di una classe dirigente che non intende cedere il passo senza combattere.

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