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Turchia: il governo ritira proposta di legge sul 'matrimonio riparatore' con minori

Scritto da Euronews. Postato in Euronews

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Il governo turco ci ripensa e ritira per il momento la proposta di legge, che prevede l’annullamento della condanna per stupro se il violentatore sposa la vittima.

Il ritiro del progetto di legge è stato fatto su invito del presidente Erdogan nel tentativo di cercare un più ampio consenso con l’opposizione.

Il premier Binali Yildirim non rinuncia comunque alla legge:

“Sarà esaminata nuovamente in commissione, prendendo in considerazione i vari punti di vista. E questo problema sarà definitivamente risolto”.

La legge è stata approvata in prima lettura lo scorso 17 novembre.

La protesta dei turchi è esplosa in piazza. La proprosta è giudicata intollerabile:

“Ripetiamo ancora una volta il partito di Erdogan l’Akp e gli stupratori dovranno rendere conto delle proprie azioni a queste donne”.

Il governo respinge le accuse e parla della volontà di affrontare le conseguenze legali dei matrimoni di minori.

Nelle intenzioni dell’esecutivo, il disegno di legge punta a sospendere processi e condanne per abusi su minori fino al 16 novembre 2016, ha carattere retroattivo e può essere applicata una sola volta.

Il premier turco:“Ci sono persone che si sposano, non conoscono la legge che prevede la prigione in caso di rapporti con minorenni. In questo caso l’uomo finisce in carcere, lasciando moglie e figli da soli”.

Perché si arrivi alla depenalizzazione l’atto deve avvenire in maniera consensuale.

Fidan Ataselim, ‘Let’s Stop Women’s Murders’:“Significa che i violentatori potranno minacciare le famiglie, proporre soldi obbligando i familiari a sposrae le loro figlie.Introdurrà il matrimonio obbligatorio per i bambini e tutto questo sarà legale”.

Il testo serve per aiutare le coppie che violano la legge perché hanno rapporti sessuali consenzienti sotto l’età del consenso e vogliono sposarsi. “Quando nasce un bambino da questa unione non ufficiale, il medico avvisa il procuratore e l’uomo viene mandato in prigione.

In Turchia si contano 3000 casi di questo genere.

Fonte: Euronews (click per aprire)