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Chi è Janet Yellen, prima donna alla guida della Federal Reserve americana

Scritto da Euronews. Postato in Euronews

Altro che “solo la moglie di un premio Nobel”. Janet Yellen si presenta all’appuntamento con lo scranno più alto della banca centrale americana con un curriculum di tutto rispetto.

Laurea in economia alla Brown, dottorato a Yale sotto la guida di James Tobin (padre della “Tobin tax”, la tassa sulle transazioni finanziarie), Yellen approda alla Federal Reserve nel 1977, dove conosce il futuro marito, l’economista George Akerlof.

Nel 1994, dopo numerose cattedre di prestigio ad Harvard, alla London School of Economics e a Berkeley, torna alla Fed come membro del consiglio direttivo.

A nominarla è l’allora presidente degli Stati Uniti Bill Clinton, il quale, tre anni dopo, la prende accanto a sè come capo del consiglio dei consiglieri economici.

Dopo un’altra parentesi universitaria, nel 2004 diventa presidente della Fed di San Francisco e, nel 2010, viene nominata vice dell’attuale presidente Ben Bernanke.

Sessantasette anni, descritta come sempre calma e metodica, in politica monetaria è considerata una “colomba”. Disposta, cioè, a tollerare livelli più alti di inflazione a fronte di manovre di politica monetaria espansiva che riescano a ridurre il livello di disoccupazione (a detta di tutti, il suo “chiodo fisso”).

Questo il pregio che, più di tutti, le viene accreditato: un’attenzione che va oltre le mere statistiche e i numeri, a quello che è l’impatto effettivo dell’economia sulle persone.

I suoi detrattori dicono che non ha combattuto in prima linea la crisi. Eppure già a metà 2007, prima del crollo, era stata proprio lei a lanciare l’allarme sul mercato immobiliare, la prima tessera dell’effetto domino le cui conseguenze si fanno sentire ancora adesso.

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Fonte: Euronews (click per aprire)