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"Salvatore, deleghe da ritirare". Il parere di Rivaroli, Daina e Pasotto

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

Inaccettabile che ai servizi sociali e – a maggior ragione alle pari opportunità – resti l’assessore Gianfranco Salvatore dopo le parole pronunciate nell’ultimo consiglio comunale quando è stata trattata parte della mozione relativa al ddl Zan senza il ddl Zan. Questo il parere condiviso dal rappresentante del PD casalasco, da un membro autoirevole del PD cremonese e dal rappresentante di Rive Gauche.

Posto che avete chiesto di cancellare solo il numero 1 delle proposte che fate rimangono – aveva detto l’assessore ai servizi sociali in Consiglio – in piedi gli altri. In uno di questi […] poi dite che l’organizzazione mondiale della sanità ha cancellato l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali riconoscendola come variante naturale del comportamento sessuale umano. Questo è vero nei fatti, bisognerebbe capire come è avvenuta la cosa. E’ avvenuta nel 1973 e per alzata di mano gli psichiatri, l’APA, l’American Psychiatric Association ha fatto una votazione dopo che per mesi erano stati bombardati da movimenti omosessuali e lgbt proprio con la richiesta che venisse derubricata l’omosessualità come malattia. Quindi non si è trattato di una scelta di tipo scientifico su documentazioni e su studi, ma è stata semplicemente una votazione ad alzata di mano“.

Chiederanno conto in consiglio se la posizione dell’assessore è la stessa degli altri membri della giunta e del consiglio cittadino i rappresentanti di parte dell’opposizione che si dicono pronti ad appoggiare qualunque richiesta di sfiducia. Ad unirsi alle critiche anche Velleda Rivaroli, della segreteria provinciale del PD cremonese.

Le parole pronunciate dall’Assessore Salvatore – ha detto Velleda Rivaroli – sono assolutamente inaccettabili. Inaccettabili perché riveste un ruolo di assessorato ai servizi sociali e alle pari opportunità. Questa cosa non sta ne in cielo ne in terra: attribuire la sua posizione a questioni del 1973 prettamente tecniche fa ridere e basta. E’ rimasto indietro di 50 anni. Questa cosa, ribadisco, non può esistere. Non può esistere che all’interno di un consiglio comunale il sindaco e il resto della giunta rimangano inerti di fronte a queste parole. Spero in una presa di posizione di tutta la giunta rispetto all’assessore Salvatore e ovviamente a una presa di posizione lontana da quello che ha detto lui”.

Sulla stessa linea Mario Daina: “La questione – spiega Daina – non è tanto nei confronti della persona Salvatore. Il problema è il ruolo che lui riveste. Ed essendo assessore ai servizi sociali le sue dichiarazioni assumono un peso di carattere politico. E di questo ne chiederemo conto al sindaco, essendo lui espressione, rispetto alle deleghe che ha dato e le ha date all’assessore, deve rendere conto di quello che è stato detto e la cosa in se è gravissima. Obiettivamente far pensare agli omosessuali come persone che siano malate, che abbiano una condizione e una situazione che debba essere presa in carico dal punto di vista sanitario è inaccettabile. Ma questo, senza voler giudicare la persona, giudicarla dal punto di vista politico è quella che da sempre Salvatore fa trasparire nei suoi interventi. Adesso è giunto il momento che si faccia chiarezza una volta per tutte e se vogliono continuare a far mantenere le deleghe ad una persona di questo tipo che deve occuparsi di un settore delicato come quello dell’assistenza che è una cosa fondamentale per quanto riguarda Casalmaggiore. Valuteremo se fare una richiesta ufficiale di dimissioni chiedendo le dimissioni dell’assessore”.

Infine Pierluigi Pasotto: “E’ apparso subito chiaro in consiglio comunale che la maggioranza, su questa tematica, cercava lo scontro. Avevamo premesso che avremmo ritirato il primo punto della mozione in quanto non non ancora approvato dal punto di vista legislativo un testo definitivo del ddl e loro hanno proseguito nel loro furore ideologico. Nel far questo, dopo l’intervento del capogruppo Seghezzi c’è stato quello dell’assessore Salvatore che non solo ai miei occhi, ma anche a quelli dei presenti è stato veramente molto grave. Noi riteniamo che, fatta salva la possibilità di pensarla ognuno a proprio modo, ci sono dei luoghi, ci sono dei ruoli che richiedono un equilibrio e questa volta si è andati decisamente oltre. Teniamo conto che l’assessore Salvatore oltre ad avere la delega ai servizi sociali ha anche quella alla pari opportunità e non ci sembra più opportuno che possa mantenere queste deleghe. Un amministratore rappresenta Casalmaggiore, rappresenta il nostro territorio, rappresenta i nostri servizi, rappresenta tutti noi, non solamente quelli da cui è stato votato. Per questo motivo ragioneremo anche con le altre minoranze se sarà il caso di presentare una mozione. Se verrà presentata da altri gruppi noi la appoggeremo senza nessuna condizione perché è giusto che quel notevole disappunto che si è letto anche tra i banchi della maggioranza venga concretizzato e ognuno si assuma le proprie responsabilità. Non partecipare al voto o astenersi, di fronte a dichiarazioni del genere non è facilmente comprensibile. Chiediamo che ognuno si assuma le proprie responsabilità, in primis il sindaco“.

N.C.

 

 

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